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  • Venerdì 17 maggio 2024

La Juventus ha esonerato Massimiliano Allegri

L'allenatore lascerà la squadra a due giornate dalla fine del campionato, dopo la scenata e le minacce a un giornalista la sera della finale di Coppa Italia

Massimiliano Allegri, 56 anni, ha allenato la Juventus dal 2014 al 2019 e dal 2021 al 2024, vincendo in tutto cinque Scudetti e cinque Coppe Italia (Paolo Bruno/Getty Images)
Massimiliano Allegri, 56 anni, ha allenato la Juventus dal 2014 al 2019 e dal 2021 al 2024, vincendo in tutto cinque Scudetti e cinque Coppe Italia (Paolo Bruno/Getty Images)
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La squadra maschile di calcio della Juventus ha comunicato di aver esonerato l’allenatore Massimiliano Allegri, che quindi non ci sarà per le ultime due partite che mancano alla fine del campionato. La società lo ha deciso due giorni dopo la vittoria della Coppa Italia da parte della Juventus in finale contro l’Atalanta, per motivi che hanno a che fare con i comportamenti tenuti mercoledì sera da Allegri durante e soprattutto dopo la partita, che «la società ha ritenuto non compatibili con i valori della Juventus e con il comportamento che deve tenere chi la rappresenta». Non è ancora stato comunicato ufficialmente chi lo sostituirà, ma tutti i media sportivi dicono che a guidare la squadra nelle ultime due giornate sarà Paolo Montero, allenatore uruguaiano dell’Under 19 della Juventus, nonché ex giocatore del club.

Nella partita contro l’Atalanta Allegri prima era stato espulso per delle proteste molto plateali e veementi, poi dopo la fine della partita aveva continuato a essere molto nervoso, in particolare insultando e minacciando il direttore del giornale Tuttosport Guido Vaciago. «Vengo e ti strappo tutte e due le orecchie. Vengo e ti picchio sul muso», gli avrebbe detto, tra le altre cose.

Nonostante avesse ancora un altro anno di contratto, sembrava ormai molto probabile che in estate Allegri sarebbe stato esonerato, perché la Coppa Italia appena vinta è stata l’unico trofeo dal suo ritorno alla Juventus, tre stagioni fa, e soprattutto nel 2024 la squadra è andata molto male. Dopo gli episodi di mercoledì sera, però, la dirigenza ha deciso di anticipare l’esonero. L’allenatore considerato il favorito per succedergli è Thiago Motta, che quest’anno ha portato il Bologna in Champions League e lunedì sera giocherà proprio contro la Juventus.

– Leggi anche: Perché per gli allenatori di calcio si parla di “esonero”

Allegri è stato uno degli allenatori più rappresentativi e vincenti della storia della Juventus, con 420 presenze in panchina, dietro soltanto a Giovanni Trapattoni. Ha allenato la squadra in due momenti diversi, prima tra il 2014 e il 2019, poi tra il 2021 e il 2024, per un totale di otto stagioni. Nelle prime cinque, tra il 2014 e il 2019, la Juventus vinse sempre la Serie A, quattro volte la Coppa Italia, e raggiunse per due volte la finale di Champions League, nel 2015 e nel 2017. Soprattutto nelle prime tre stagioni espresse poi un calcio dominante e straordinariamente efficace, che però perse progressivamente di brillantezza dopo la finale di Champions persa a Cardiff nel 2017.

Il secondo periodo di Allegri sulla panchina della Juventus è stato invece assai più deludente. Assunto nel 2021 con un lungo contratto e larghi poteri perché risollevasse la squadra dopo un anno complicato con Andrea Pirlo come allenatore, Allegri non è mai riuscito a dare alla squadra un gioco e un’identità convincente, e il suo approccio notoriamente conservatore al calcio ha mostrato limiti molto evidenti.

In questi tre anni la Juventus ha vinto soltanto una Coppa Italia, la settimana scorsa, ottenendo un quarto e un settimo posto (con una penalità di dieci punti) nelle prime due stagioni (finirà questo campionato terza o quarta e si è già assicurata la partecipazione alla prossima Champions league). In Europa i risultati sono stati altrettanto deludenti, con eliminazioni agli ottavi di Champions nella prima stagione e in semifinale di Europa League nella seconda (nella stagione in corso la Juventus era stata esclusa dalle coppe europee per irregolarità finanziarie).