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  • Lunedì 29 aprile 2024

Da dove viene il dominio di Conegliano nella pallavolo femminile

Negli ultimi cinque anni la squadra di una città abbastanza piccola ha vinto tutti i trofei italiani a disposizione, 15 su 15: c'entrano le famiglie che comprarono la squadra nel 2012, molto legate all'economia locale

La festa di Conegliano dopo lo Scudetto vinto sabato scorso 
a Scandicci (ANSA/CLAUDIO GIOVANNINI)
La festa di Conegliano dopo lo Scudetto vinto sabato scorso a Scandicci (ANSA/CLAUDIO GIOVANNINI)
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Sabato scorso la Prosecco Doc Imoco Conegliano ha vinto il suo sesto campionato di pallavolo femminile consecutivo, il settimo della sua breve storia, cominciata nel 2012. Negli ultimi anni Conegliano, allenata da Daniele Santarelli, ha dominato la pallavolo italiana, vincendo quindici trofei nazionali consecutivi: cinque campionati, cinque Coppe Italia e cinque Supercoppe italiane. L’ultima volta che un’altra squadra vinse un titolo in Italia fu il 3 febbraio 2019, quando Novara sconfisse Conegliano nella finale di Coppa Italia.

Da quel momento, Conegliano è diventata quasi imbattibile per le sue avversarie. Tra il 2019 e il 2021 vinse settantasei partite di fila in tutte le competizioni, battendo il precedente record europeo di settantatré della squadra turca VakıfBank, mentre in  questa stagione ha perso solamente due partite. Nelle finali Scudetto appena concluse, Conegliano ha battuto Scandicci per tre partite a uno, dopo una serie molto equilibrata e spettacolare. Ora, per concludere un’altra stagione eccezionale, alla squadra veneta manca la Champions League, la principale competizione europea: il 5 maggio ad Antalya, in Turchia, giocherà in finale contro un’altra squadra italiana, la Vero Volley Milano. Conegliano la vinse già nel 2021, mentre nel 2022 perse in finale (l’anno scorso uscì ai quarti).

(ANSA/CLAUDIO GIOVANNINI)

Conegliano è una città abbastanza piccola della provincia di Treviso, in Veneto, e ha poco più di 34mila abitanti. Può sembrare singolare che una cittadina di questo genere riesca a esercitare un tale dominio sportivo su squadre di città ben più grandi, su tutte Milano e Roma, e soprattutto per un periodo di tempo così prolungato. Buona parte delle ragioni però ha molto a che fare con l’economia del territorio in cui si trova Conegliano, all’inizio delle colline del Prosecco: assieme a Valdobbiadene, è infatti uno dei due comuni del trevigiano in cui si concentra la produzione di questo vino frizzante di grande successo. Nel 2012 alcuni imprenditori locali decisero di fondare qui una nuova squadra di pallavolo, pochi giorni dopo il fallimento della precedente (la Spes Conegliano). I nuovi proprietari rilevarono il titolo dal Parma Volley Girls (sostanzialmente comprarono il loro posto nel campionato, una pratica usuale nel volley), iscrivendosi subito alla serie A1. A sorpresa, in quella stagione Conegliano arrivò subito alle finali Scudetto, perdendo poi contro Piacenza.

Le tre famiglie che hanno contribuito più di tutte alla nascita e alla crescita della squadra sono legate al territorio e alla filiera del Prosecco. Ci sono i Garbellotto, che possiedono un’azienda produttrice di botti e tini dal 1775; i Maschio, proprietari di storiche distellerie e cantine; e infine i Polo, proprietari dell’Imoco, l’azienda di grafica che realizza le etichette delle bottiglie e che sin dall’inizio dà il nome alla squadra. Questo profondo radicamento nel luogo della proprietà ha permesso alla squadra di avere sin da subito un grande seguito. Pur giocando le partite al Palaverde di Villorba, vicino a Treviso (a una trentina di chilometri da Conegliano), l’Imoco è sempre tra le squadre con più pubblico nel volley italiano. In questa stagione, ha scritto lunedì La Gazzetta dello Sport, nelle partite di casa ci sono stati in media 4.700 spettatori (la media più alta della Serie A1), per un totale di oltre 100mila presenze stagionali.

– Leggi anche: Nessuno gioca a pallavolo come Conegliano

In questi anni Conegliano, crescendo sul piano commerciale (oggi ha circa 270 sponsor, quasi tutti locali) e rinnovandosi su quello tecnico, ha continuato a essere la migliore squadra italiana: la società ha saputo gestire sempre molto bene i cambiamenti. Del sestetto che vinse lo Scudetto nel 2018 sono rimaste solamente la palleggiatrice polacca Joanna Wołosz e la libera Monica De Gennaro, due giocatrici fondamentali. Le altre sono cambiate, ma sono sempre state sostituite al meglio, e le nuove arrivate sono state subito inserite in un contesto di gioco di altissimo livello.

Per esempio nell’estate del 2022 l’italiana Paola Egonu, una delle migliori giocatrici al mondo, lasciò Conegliano per trasferirsi in Turchia. Al suo posto, Conegliano prese l’opposta Isabelle Haak, che in queste finali Scudetto è stata decisiva (contro Scandicci ha fatto 27 punti in gara-1, 34 in gara-2, 41 in gara-3 e 29 in gara-4). L’anno prossimo dovrebbe andarsene la schiacciatrice statunitense Kathryn Plummer, ma potrebbe arrivare la schiacciatrice cinese Zhu Ting, che ha appena affrontato Conegliano nelle finali Scudetto con Scandicci.

I 41 punti di Isabelle Haak in gara-3 contro Scandicci

Per alimentare questo ciclo di vittorie è stato fondamentale Daniele Santarelli, considerato il miglior allenatore della pallavolo femminile. Stagione dopo stagione, Santarelli ha tenuto alta la motivazione della squadra, riuscendo a ottenere sempre il massimo da tutte le pallavoliste. Nel frattempo, oltre a vincere tutto con Conegliano, ha vinto anche i Mondiali del 2022 da coach della Serbia e gli Europei del 2023 da coach della Turchia. Nella pallavolo è abbastanza comune che un coach di club sia contemporaneamente anche il coach di una nazionale e in molti, per questo, si augurano che prima o poi Santarelli alleni anche l’Italia.