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  • Domenica 11 febbraio 2024

La miglior Coppa d’Africa di sempre?

Secondo addetti ai lavori ed esperti l'edizione di quest'anno è stata spettacolare ed eccezionalmente competitiva: alla fine ha vinto la Costa d'Avorio

I festeggiamenti dei giocatori della Costa d'Avorio dopo la vittoria ai rigori col Senegal agli ottavi di finale (AP Photo/Themba Hadebe)
I festeggiamenti dei giocatori della Costa d'Avorio dopo la vittoria ai rigori col Senegal agli ottavi di finale (AP Photo/Themba Hadebe)
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Domenica sera la Costa d’Avorio ha vinto la Coppa d’Africa, il principale torneo di calcio maschile per le nazionali africane, battendo in finale la Nigeria per 2 a 1. La Costa d’Avorio era anche il paese che ospitava la competizione. Quest’edizione del torneo è andata particolarmente bene, sotto tutti i punti di vista, tanto che negli ultimi giorni addetti ai lavori, giornali ed esperti hanno cominciato a chiedersi se sia stata la miglior Coppa d’Africa di sempre, sia dal punto di vista sportivo che commerciale.

In una recente conferenza stampa Patrice Motsepe, il presidente della Confederazione di calcio africana, ha detto che in questo mese di torneo circa 2 miliardi di persone in tutto il mondo hanno guardato la Coppa d’Africa: non è ben chiaro come vada preso questo dato e cosa comprenda, ma è abbastanza sintomatico dell’entusiasmo che c’è stato in tutto il continente per come è andato questo torneo.

Secondo diversi analisti in ogni caso è molto probabile che questa sia stata l’edizione della Coppa d’Africa con la maggior esposizione mediatica di sempre: sono stati stipulati contratti per trasmettere le partite in 180 paesi e sui canali sportivi più importanti al mondo, come gli internazionali Sky Sports e beIN Sports, il francese Canal+ e la britannica BBC, oltre al sudafricano MultiChoice e a decine di altri canali non a pagamento. Ma oltre alla televisione i social network hanno contribuito enormemente a far girare contenuti che riguardavano la Coppa d’Africa e le sue partite. Circa 6mila giornalisti da tutto il mondo si sono accreditati per assistere alla competizione dal vivo.

Tifosi della Costa d’Avorio (AP Photo/Sunday Alamba)

Già prima che iniziasse c’era l’impressione che questa edizione potesse andare particolarmente bene, soprattutto per ragioni sportive: mai come quest’anno alla Coppa d’Africa hanno partecipato alcuni dei migliori giocatori al mondo nel loro ruolo, come l’egiziano Mohamed Salah, il nigeriano Victor Osimhen, il senegalese Sadio Mané o il camerunese André Onana (che peraltro è un portiere, un ruolo in cui per il calcio africano è meno frequente avere giocatori di altissimo livello).

La competizione inoltre si prevedeva già in partenza molto equilibrata, come poi è stata: non c’era una nazionale chiaramente favorita e il livello è stato alto e omogeneo, con diverse nazionali più piccole in grado di mettere in difficoltà quelle più grandi e con una maggiore tradizione calcistica. Molte grandi squadre sono state eliminate a sorpresa, alimentando l’interesse per squadre solitamente meno seguite. Tra le maggiori sorprese c’è stata la nazionale di Capo Verde, un arcipelago di 600mila abitanti, che è arrivata fino ai quarti di finale ed è stata eliminata solo ai rigori dal Sudafrica. Ma anche la Repubblica Democratica del Congo, che senza giocatori particolarmente conosciuti si è spinta fino alla semifinale, perdendo poi con la Costa d’Avorio.

I giocatori della Repubblica Democratica del Congo festeggiano dopo un gol (AP Photo/Themba Hadebe)

In generale ci sono state molte partite spettacolari, con molti gol e con finali in bilico, quelle che piacciono di più al pubblico. Anche a livello statistico queste impressioni sono state confermate: la società che raccoglie dati sul calcio Opta l’ha definita «la Coppa d’Africa più emozionante di sempre». Nella fase a gironi per esempio la media di gol per partita era stata di 2,47, la più alta degli ultimi 15 anni.

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È opinione comune che la Confederazione africana abbia fatto un buon lavoro per vendere il prodotto, e che dopo questa edizione avrà ancora maggiore capacità di contrattazione per aumentare i propri ricavi. Questa edizione aveva 17 sponsor commerciali ufficiali, tra cui multinazionali come TotalEnergies, Orange e Unilever. Anche la Costa d’Avorio è stata molto lodata per l’organizzazione efficiente: ha investito molto e ha avuto un evidente ritorno in termini di turismo, credibilità e entrate economiche. La presenza del pubblico negli stadi è stata altissima in tutte le partite.

La Coppa d’Africa esiste dal 1957 e solitamente si gioca ogni due anni negli anni dispari (questa edizione è infatti quella del 2023, posticipata per via del clima inospitale in Costa d’Avorio la scorsa estate). A livello internazionale ha sempre avuto un seguito minore rispetto ad altre competizioni continentali, come gli Europei o la Coppa America: è ancora così, ma nel frattempo l’interesse nei suoi confronti negli ultimi anni è molto cresciuto e quest’anno ha avuto un picco piuttosto evidente.