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  • Giovedì 11 gennaio 2024

Buenos Aires è alle prese con un sacco di zanzare particolarmente fastidiose

Causano punture molto irritanti, e ce ne sono tantissime a causa di un periodo di siccità seguito da forti piogge

Una zanzara della specie sudamericana Aedes albifasciatus (Raul E. Campos, CONICET)
Una zanzara della specie sudamericana Aedes albifasciatus (Raul E. Campos, CONICET)
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Dalla fine di dicembre nella regione di Buenos Aires, la capitale dell’Argentina, c’è un problema molto fastidioso: le zanzare Aedes albifasciatus, una specie sudamericana che causa punture molto fastidiose. «Sono zanzare alluvionali», ha spiegato di recente la biologa Sylvia Fischer, ricercatrice del Consiglio nazionale della ricerca scientifica e tecnica (CONICET) e dell’Università di Buenos Aires. «Le chiamiamo così perché le loro larve si sviluppano nelle pozzanghere o negli specchi d’acqua che si creano con le piogge».

In Argentina in questo periodo è estate, la stagione tipica dell’attività delle zanzare, ma le condizioni meteorologiche degli ultimi mesi hanno favorito ulteriormente la loro proliferazione. Prima c’è stato un prolungato periodo di siccità, durante il quale le zanzare adulte hanno potuto deporre un gran numero di uova nel terreno secco. Poi, poco prima di Natale, sono arrivate forti piogge che hanno fatto schiudere tutte le uova nello stesso momento. Il risultato è che ora c’è una grande abbondanza di zanzare perché le larve si sono sviluppate contemporaneamente, grazie a questa particolare sequenza di eventi meteorologici.

Secondo Fischer la situazione è parzialmente attribuibile a El Niño, quell’insieme di fenomeni atmosferici che si verifica periodicamente nell’oceano Pacifico e influenza il clima di gran parte del pianeta e soprattutto dei paesi sudamericani e del Sud-Est asiatico: tra le altre cose in Argentina ha causato l’intensità delle piogge dell’ultimo mese.

Generalmente le Aedes albifasciatus si alimentano succhiando il sangue degli animali della pampa argentina, una regione con vaste pianure. Le bocche di queste zanzare si sono sviluppate in modo da perforare la pelle spessa dei grossi erbivori: per questo le loro punture sono particolarmente fastidiose, e si percepiscono di più rispetto a quelle di altre specie di zanzare. Sono anche meno disturbate dagli spray repellenti che si applicano sulla pelle, e stanno quindi irritando parecchio gli abitanti di Buenos Aires. Per proteggersi dalle punture Fischer ha suggerito di indossare abiti coprenti ed evitare di passare molto tempo all’aria aperta.

C’è anche un altro problema associato alle Aedes albifasciatus: la loro proliferazione sta favorendo la diffusione nel centro e nel nord dell’Argentina del virus dell’encefalite equina dell’ovest, una malattia che colpisce i cavalli e altri mammiferi, tra cui l’uomo. A dicembre il ministero della Salute ha confermato che c’è stato un caso di trasmissione del virus a un uomo, nella provincia di Santa Fe: non succedeva da oltre vent’anni. Solo raramente le infezioni causano encefaliti, cioè mal di testa e problemi di origine neurologica, negli esseri umani – nella maggior parte dei casi sono asintomatiche, a volte causano febbre, stanchezza e dolori muscolari – ma nelle zone in cui è stato riscontrato un alto numero di contagi tra i cavalli le autorità sanitarie stanno monitorando eventuali trasmissioni tra le persone.

A Buenos Aires si prevede che la situazione con le zanzare migliorerà nel giro di pochi giorni. A meno che non si verifichino altri episodi di precipitazioni abbondanti, che portino alla schiusa di altre uova, la popolazione degli individui adulti dovrebbe infatti diminuire naturalmente.

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