Strada dei Parchi torna a gestire le autostrade A24 e A25

Quelle che collegano Lazio e Abruzzo: la concessione era stata revocata nel 2022, aprendo un lungo contenzioso legale

(ANSA/ANGELO CARCONI)
(ANSA/ANGELO CARCONI)
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Dal 1° gennaio 2024 la società Strada dei Parchi Spa è tornata a gestire le autostrade A24 e A25, quelle che collegano Lazio e Abruzzo e di cui capita di sentir parlare a causa delle lunghe code e dei tanti cantieri che rallentano la viabilità. Il ritorno a Strada dei Parchi mette fine, almeno per ora, a un contenzioso legale iniziato oltre un anno fa che ha coinvolto lo Stato, l’ANAS (la società pubblica che gestisce buona parte delle strade e autostrade italiane) e Strada dei Parchi, una società privata parte della Toto Holding, di proprietà dell’imprenditore abruzzese Carlo Toto.

Le due autostrade sono lunghe complessivamente 281 chilometri: la A24 collega Roma a L’Aquila e Teramo, mentre la A25 prosegue verso Chieti e Pescara. Da anni lungo il tragitto ci sono molti cantieri aperti, che soprattutto nei mesi estivi rallentano la circolazione e creano lunghe code. Servirebbero per mettere in sicurezza vari ponti e viadotti, dato che la zona del centro Italia servita dalle due autostrade ha un elevato rischio sismico, ma in molti casi i lavori sono fermi o procedono a rilento.

– Leggi anche: Le code sulle autostrade A24 e A25 vengono da lontano

Strada dei Parchi ha gestito le due autostrade dal 2000 fino al luglio del 2022, quando il governo di Mario Draghi revocò la concessione con otto anni di anticipo rispetto alla scadenza naturale e la affidò ad ANAS. Toto Holding però contestò la decisione, sostenendo che fosse illegittima anche perché non garantiva all’azienda alcun tipo di risarcimento. Dalla questione nacque una lunga controversia legale, e mentre il caso passava di tribunale in tribunale i cantieri sulle due autostrade sono rimasti fermi, creando notevoli disagi agli automobilisti.

Lo scorso dicembre, durante la conversione in legge del decreto “Anticipi” (che riguarda questioni fiscali ed è finanziato dagli stessi fondi della legge di bilancio), il Senato aveva inserito un articolo che attribuiva nuovamente la concessione per le autostrade A24 e A25 a Strada dei Parchi a partire dalla mezzanotte del 1° gennaio 2024. La norma è stata poi approvata dalla Camera, e convertita in legge il 14 dicembre. Il termine della concessione è stato esteso dal 2030 al 2032, per tenere conto degli anni in cui Strada dei Parchi non ha gestito le autostrade.

Per ora il governo non ha motivato chiaramente la decisione, di cui in ogni caso si discuteva da mesi. Di fatto però la legge mette fine non solo al contenzioso legale, ma anche alle richieste di risarcimento presentate da Strada dei Parchi: nel 2022 l’azienda aveva chiesto allo Stato un indennizzo da oltre 2 miliardi di euro per ripagare gli investimenti fatti negli anni, e soprattutto per compensare i soldi che non avrebbe potuto guadagnare a causa della revoca anticipata della concessione.

Lo scorso luglio il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, e quello delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, avevano annunciato che il governo avrebbe riconosciuto a Strada dei Parchi una prima parte del risarcimento richiesto, pari a 1,2 miliardi di euro, e che avrebbe poi avviato una serie di negoziazioni per chiudere definitivamente la questione. La legge approvata a dicembre stabilisce un ulteriore riconoscimento economico per Strada dei Parchi, da 500 milioni di euro, e cancella tutte le altre richieste economiche a carico dello Stato.