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  • Venerdì 29 dicembre 2023

Usare una mano sola per i tiri liberi

Da quando lo fa, Jeremy Sochan dei San Antonio Spurs ne segna molti di più: nel basket NBA attuale è l'unico

Jeremy Sochan (AP Photo/Eric Gay)
Jeremy Sochan (AP Photo/Eric Gay)
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Jeremy Sochan è un giocatore di basket statunitense dei San Antonio Spurs: ha vent’anni e da due gioca nella NBA, il campionato professionistico statunitense. È considerato un giovane di buon talento, in una squadra che può contare anche sul francese Victor Wembanyama, uno dei giocatori su cui si concentrano le maggiori aspettative da molti anni. San Antonio sta vivendo una stagione di transizione, perdendo la gran parte delle partite. Sochan però sta giocando discretamente bene, ma soprattutto si sta facendo notare per un gesto tecnico inusuale: tira i tiri liberi con una mano sola.

Quando usava due mani Sochan era un pessimo tiratore di tiri liberi, che nel basket vengono dati per un fallo del difensore durante l’azione di tiro a canestro dell’attaccante. Ne segnava meno della metà, con una percentuale vicina al 45 per cento: i migliori tiratori di tiri liberi della NBA ne segnano circa il 90 per cento, ma già scendere sotto il 70 è considerato problematico.

Da quando, a circa metà della scorsa stagione, ha iniziato a tirare con una sola mano le sue percentuali di realizzazione sono molto cresciute, e sono superiori al 75 per cento.

Sochan è oggi l’unico giocatore NBA a usare questa tecnica di tiro, ma non il primo della storia. Due dei più famosi sono stati Bob Pettit, che in carriera ha tenuto una percentuale di realizzazione dei liberi del 76,1 per cento, e Oscar Robertson (83,8 per cento): entrambi dopo il ritiro sono stati inseriti nella Hall of Fame del basket, una sorta “pantheon sportivo” tipico degli Stati Uniti.

Victor Wembanyama, Jeremy Sochan e Devin Vassell dei San Antonio Spurs (Photo by Ronald Cortes/Getty Images)

Nel basket il tiro libero è una delle poche situazioni di gioco in cui le variabili e le interferenze esterne sono ridotte al minimo: ci sono soltanto il giocatore e il canestro, sempre alla stessa distanza, senza nessuna difesa. Non c’è un’altra situazione di gioco più replicabile e riproducibile. Nonostante la loro apparente semplicità, c’è qualcosa che li rende problematici da affrontare: per alcuni giocatori possono diventare un vero problema, che ne può condizionare il rendimento e l’impiego soprattutto nei finali di gara: nelle partite combattute punto a punto un tiro libero segnato (che vale un punto) può fare la differenza.

Sochan era uno di questi: giocatore molto eclettico che può essere utilizzato in vari ruoli, nei primi mesi della sua carriera NBA aveva mostrato però molti limiti dalla “lunetta”, l’area del campo da dove si tirano i tiri liberi, segnando solo 11 dei 24 liberi tirati.

L’allenatore di Sochan e dei San Antonio Spurs è Gregg Popovich, oggi 74enne, uno dei più esperti e vincenti della lega professionistica americana. Popovich a inizio carriera era stato assistente di Don Nelson, altro storico allenatore e in precedenza giocatore: Nelson tirava i tiri liberi con una mano sola, aggiungendoci anche uno strano saltello. Popovich ha raccontato di essersi ricordato di come Nelson avesse migliorato la tecnica di tiro di alcuni dei suoi giocatori “togliendo” loro una mano dal pallone.

Gregg Popovich e Jeremy Sochan (AP Photo/Rick Bowmer)

Ha quindi proposto a Sochan di provarci. Il giocatore ha poi detto: «Ero in un momento terribile con i liberi. Ero pronto a qualsiasi cosa». Si è quindi allenato a tirare con una mano sola, prima da vicino, poi piano piano allontanandosi da canestro, fino ad arrivare alla linea del tiro libero. La cosa ha iniziato a funzionare in allenamento finché Sochan e Popovich hanno deciso di provarci anche in partita: la prima in cui ha usato la nuova tecnica è stata a Houston, il 19 dicembre del 2022. Non è andata subito benissimo, ne ha segnati uno e ne ha sbagliati tre.

Prima di tirare un tiro libero quasi tutti i giocatori elaborano un rituale che permette di trovare la concentrazione e ripetere in modo quasi meccanico lo stesso gesto: spesso sono alcuni palleggi, o movimenti apparentemente inutili, come quelli che precedono il servizio dei tennisti. Sochan faceva due palleggi, ma ha deciso poi di eliminare anche quelli, e di prendere solo un profondo respiro prima di spostare la palla sulla mano e procedere al tiro. Ha funzionato e da allora ne segna in media oltre 3 su 4: da quando li tira con una mano sola è a 116 su 153, in questa stagione a 46 su 61.

«È diventato il mio modo di tirare» ha detto poi Sochan. Il nuovo stile è diventato anche piuttosto popolare fra i tifosi degli Spurs e il giocatore è per questo stato scelto come protagonista di uno spot di una catena di supermercati: nello spot Sochan rompe uova, apre pacchetti di patatine e porta enormi vassoi, tutto con una mano sola.

I risultati di San Antonio restano invece piuttosto deludenti, anche più di quanto fosse lecito attendersi da una squadra giovane e in una fase di completo rinnovamento. Attualmente ha perso 24 delle 30 partite giocate, vincendone solo 6 (l’ultima giovedì contro Portland), ed è la seconda peggior squadra NBA: vanno peggio solo i Detroit Pistons (2 vittorie e 29 sconfitte).

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