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  • Venerdì 29 dicembre 2023

Anche il Maine ha deciso che Trump non può partecipare alle elezioni

Come aveva già fatto il Colorado, per il suo ruolo nell'attacco al Congresso del 6 gennaio 2021: questa volta però le conseguenze potrebbero essere maggiori

Un cappellino con lo slogan "Make America Great Again" in cima a un albero di Natale durante un comizio di Donald Trump Waterloo, in Iowa, il 19 dicembre
Un cappellino con lo slogan "Make America Great Again" in cima a un albero di Natale durante un comizio di Donald Trump a Waterloo, Iowa, il 19 dicembre (AP Photo/ Charlie Neibergall)
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Shenna Bellows, segretaria di stato del Maine, la più alta autorità elettorale dello stato, ha stabilito che l’ex presidente statunitense Donald Trump non può partecipare alle elezioni presidenziali del 2024 nello stato, per il suo ruolo nell’assalto al Congresso degli Stati Uniti il 6 gennaio 2021. Trump, al tempo ancora in carica, incitò i manifestanti che fecero irruzione nella sede del parlamento per ribaltare i risultati delle elezioni vinte dall’attuale presidente Joe Biden e impedire il suo insediamento. Il Maine è il secondo stato a prendere una decisione del genere dopo il Colorado.

Questa decisione però è considerata politicamente più significativa dell’altra. Il Colorado infatti è uno stato in cui era già data per scontata la vittoria dei Democratici, e quindi con ogni probabilità di Biden che sarà il loro candidato alle presidenziali: un’esclusione di Trump dalle elezioni in quello stato non avrebbe insomma grosse conseguenze in termini elettorali. Avrebbe invece conseguenze assai più rilevanti in Maine, dove il risultato delle presidenziali è più incerto.

Per stabilire l’esclusione di Trump dalle primarie, la segretaria di stato ha fatto ricorso a una clausola della Costituzione risalente al periodo della Guerra Civile: la Sezione 3 del 14esimo emendamento, secondo cui chiunque sia stato coinvolto in insurrezioni o rivolte contro lo Stato dopo aver prestato giuramento sulla Costituzione non può più ricoprire incarichi pubblici.

Al contrario di Maine e Colorado, la Corte suprema del Michigan il 27 dicembre aveva deciso di non annullare la candidatura di Trump dopo un ricorso, sostenendo che escludere un candidato sulla base del 14esimo emendamento fosse una questione politica e non giuridica. Anche il Minnesota, per cui come il Michigan il risultato delle elezioni è abbastanza incerto, aveva respinto un ricorso che chiedeva l’esclusione di Trump dalla candidatura per le primarie nello stato. Sulla questione è comunque atteso il giudizio della Corte Suprema federale statunitense, che però per il momento non ha ancora stabilito se Trump sia processabile o meno per le sue azioni mentre era presidente. Quel processo inizierà a marzo.

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