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  • Venerdì 15 dicembre 2023

Perché le operazioni di polizia si fanno quasi sempre all’alba?

C'entrano principalmente ragioni pratiche e organizzative: è una prassi ormai consolidata, ma possono esserci eccezioni

(ANSA/CESARE ABBATE)
(ANSA/CESARE ABBATE)

Quando leggiamo una notizia di un’operazione delle forze dell’ordine per eseguire uno o più arresti, possiamo essere ragionevolmente sicuri di trovare scritta una frase di questo genere: «L’operazione [o il “blitz”, più comunemente] è scattata alle prime luci dell’alba». Lo scorso settembre si era parlato molto di un’operazione congiunta tra Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza nel quartiere Parco Verde di Caivano, un comune nella città metropolitana di Napoli dove a luglio due ragazzine di 10 e 12 anni erano state violentate: anche in quel caso le operazioni erano iniziate nelle prime ore della mattina, e si potrebbero fare centinaia di esempi simili.

Non è un caso che le operazioni delle forze dell’ordine volte ad arrestare una o più persone si svolgano quasi sempre di mattina. La motivazione principale è per certi versi banale, dipende dal buonsenso: l’alba è il momento della giornata in cui è più probabile che le persone da arrestare siano in casa, e che magari stiano dormendo o comunque possano essere facilmente prese alla sprovvista dall’arrivo delle forze dell’ordine. Ma anche se è diventata una specie di prassi, questa tattica non è sempre la migliore e può essere modificata per adattarsi a casi particolari.

Alcune persone infatti possono avere una vita notturna molto movimentata e rientrare a casa solo a mattina inoltrata, oppure avere impegni che richiedono di uscire molto presto. In questi casi le forze dell’ordine si organizzano in modo da raggiungere le persone da arrestare non a casa, ma nei luoghi che abitualmente frequentano. Per arrestare il noto latitante Matteo Messina Denaro, per esempio, le forze dell’ordine si presentarono la mattina del 16 gennaio 2023 alla clinica ospedaliera dove sapevano che Messina Denaro sarebbe andato per sottoporsi alla chemioterapia.

Inoltre nei casi più urgenti non è necessario aspettare la mattina, ma bisogna agire il prima possibile: per questo alcune operazioni avvengono di sera.

– Leggi anche: È morto Matteo Messina Denaro

Iniziare presto le operazioni permette inoltre agli agenti coinvolti di avere tutta la giornata a disposizione per svolgere i tanti passaggi burocratici che seguono l’arresto vero e proprio. Le procedure variano in base alle circostanze, ma è sempre necessario informare le persone coinvolte dei loro diritti. Solo dopo il loro completamento la persona arrestata potrà essere accompagnata al luogo indicato per la sua detenzione, per esempio in carcere o agli arresti domiciliari.

Anche se nella maggior parte dei casi le operazioni vere e proprie iniziano la mattina, tutto viene naturalmente organizzato in precedenza. Gli agenti coinvolti lavorano insieme fino alla sera prima della data stabilita, e poi si trovano di nuovo intorno all’una di notte per concordare gli ultimi dettagli ed essere pronti a partire. I tempi sono quindi molto stretti, e finché l’operazione non si conclude le possibilità di riposo sono limitate.

Non esiste un numero prestabilito di agenti che devono partecipare a un’operazione, ma la valutazione viene fatta caso per caso in base ai profili delle persone coinvolte, alla loro storia e ai reati di cui sono accusate. Se la persona si è spesso dimostrata violenta, oppure è noto che sia armata, al suo arresto possono partecipare anche 10 o 15 agenti, altrimenti in casi considerati più ordinari ne bastano molti meno. Quella al Parco Verde di Caivano, invece, era una di quelle operazioni chiamate «alto impatto», cioè che ha coinvolto più forze armate e un numero cospicuo di agenti: oltre 400, in quel caso, perché era necessario perquisire diversi edifici contemporaneamente, fare sequestri di armi e droga ed eseguire diversi arresti.

In molti casi capita che una sola operazione venga organizzata per arrestare più persone, che magari si trovano in posti diversi. È importante agire simultaneamente: gli agenti si dividono e raggiungono i vari luoghi nello stesso momento, in modo da evitare che la prima persona arrestata possa in qualche modo far arrivare la notizia alle altre coinvolte, che quindi potrebbero scappare.