“Malkovich, Malkovich, Malkovich”

Nella sua carriera al cinema, in tv, in teatro e anche altrove John Malkovich è stato e continua a essere tante cose: oggi compie 70 anni

John Malkovich
(AP Photo/ Vadim Ghirda)
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Nel dicembre del 2008 John Malkovich perse un sacco di soldi con la truffa di Bernie Madoff, il finanziere statunitense ampiamente considerato il più grande truffatore del secolo. Dal 2009, nel giro di cinque anni, perse poi la madre e tre dei suoi fratelli e sorelle. In un’intervista data al Guardian nel 2020 raccontò che da bambino veniva picchiato sia dal padre che dal fratello, ma catalogò tutte le difficoltà e le violenze subite con un serafico: «E quindi?». Nell’intervista data al Guardian disse anche di essere stato «molto fortunato. Più fortunato di chiunque conosca».

Sempre il Guardian in un articolo su di lui scritto più di vent’anni fa, lo definì così: «Sullo schermo sta tra Casanova e Hannibal Lecter, nella vita vera sta tra Freud e Art Garfunkel». Malkovich è stato tra le altre cose un ladruncolo in L’impero del sole, il visconte Sébastien di Valmont in Le relazioni pericolose, quello tonto ma fortissimo di Uomini e topi, un agente della CIA in crisi in Burn After Reading – A prova di spia e ovviamente John “Horatio” Malkovich in Essere John Malkovich. E oggi compie 70 anni.

John Gavin Malkovich è nato il 9 dicembre del 1953 nell’Illinois. Era il secondo di cinque fratelli: il padre aveva origini croate ed era un editore, mentre la madre era una giornalista. Dapprima studiò scienze ambientali, ma poi scelse di studiare recitazione in un’altra università. Senza aver finito gli studi si spostò a Chicago, dove fondò una compagnia teatrale assieme a Gary Sinise. Negli anni Ottanta si trasferì invece a New York e lì iniziò a recitare a Broadway.

Malkovich si fece subito notare in Morte di un commesso viaggiatore, con Dustin Hoffman, e da lì partì la sua carriera, prima televisiva e poi cinematografica. Il primo ruolo per cui si fece conoscere al grande pubblico fu nel dramma Le stagioni del cuore, per il quale fu candidato all’Oscar. Quello con cui però consolidò la sua grande fama internazionale fu Le relazioni pericolose, uscito nel 1988 e tratto da un romanzo epistolare del 1782.

Tra gli anni Ottanta e Novanta Malkovich recitò per Paul Newman, Steven Spielberg, Stephen Frears, Woody Allen, Michelangelo Antonioni, Wim Wenders e Bernardo Bertolucci, che di lui disse che aveva «la camminata di un giocatore jugoslavo combinata con quello di una ballerina».

Nel 1999 Spike Jonze, che allora era un regista esordiente, gli propose di recitare in Essere John Malkovich, un film stranissimo e alienante scritto da Charlie Kaufman. Malkovich ha raccontato che quando gli fecero avere la sceneggiatura pensò che il titolo fosse un qualche tipo di battuta, ma che poi scoprì che quella battuta «durava più di 100 pagine». “Horatio”, il suo secondo nome nel film, che ha ispirato il titolo di questo articolo, è inventato.

Malkovich però è stato anche un americano in viaggio per l’Africa degli anni Quaranta in Il tè nel deserto, un oligarca russo in Billions, il regista di Al di là delle nuvole di Antonioni, il moschettiere Athos in La maschera di ferro, Carlo VII di Francia in Giovanna D’Arco e Gustav Klimt in Klimt.

Dopo essere stato una versione un po’ diversa di se stesso – spiegò in seguito di non ritrovarsi particolarmente in nessuno dei suoi ruoli, nemmeno in quello del film basato sul suo nome – Malkovich continuò ad alternare ruoli drammatici e ricercati con altri in film fantasy o d’azione, come Red e Transformers 3. A proposito di questi ruoli, confessò: «Mi piacciono molto, ma me li offrono di rado, per motivi che non riesco a capire». È stato inoltre un prete in Changeling, un sacerdote alieno in Guida galattica per autostoppisti e Sir John Brannox, un cardinale aristocratico britannico che sceglie di diventare Giovanni Paolo III nella serie di Paolo Sorrentino The New Pope. Negli ultimi anni si è visto in altri film e serie tv, come Space Force e Billions.

Dice di essere un attore molto semplice, che non fa grandi ricerche per immedesimarsi nei personaggi che interpreta, e ci tiene a ricordare che, oltre all’attore, ha fatto «un milione di cose», compreso «l’imbianchino, l’autista di scuolabus e il giardiniere». Ma ha anche aperto una società di moda, ha salvato un uomo che rischiava di morire a Toronto, e ha interpretato alcune delle fotografie più famose di sempre.

Malkovich è anche comparso in alcuni video musicali, come quello di “Walking on Broken Glass” di Annie Lennox e quello di “Phenomenal” di Eminem, e in alcuni apprezzati spot pubblicitari, come quello del 2017 in cui si stupiva del fatto che il dominio del sito johnmalkovich.com non fosse disponibile. Assieme al regista Robert Rodriguez inoltre ha girato un film che si chiama 100 Years perché uscirà il 18 novembre 2115, 100 anni dopo il momento in cui era stato completato: con ogni probabilità uscirà quando sia Malkovich che molte delle persone vive oggi saranno morte.

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