• Italia
  • Martedì 5 dicembre 2023

Il nuovo rigassificatore arriverà a Ravenna tra un anno

La BW Singapore è costata 369 milioni di euro e consentirà di immettere nella rete nazionale 5 miliardi di metri cubi di gas all'anno

BW Singapore
Il rigassificatore galleggiante BW Singapore acquistato da Snam (ANSA/ UFFICIO STAMPA)
Caricamento player

SNAM, azienda che gestisce la distribuzione del gas in Italia, ha concluso l’acquisto di una nuova nave rigassificatrice che servirà a ridurre ulteriormente la dipendenza dell’Italia dal gas russo. L’acquisto era stato annunciato nell’estate del 2022, ma finora l’operazione era rimasta in sospeso. La nave si chiama BW Singapore ed è stata venduta a SNAM da Bw Lng, la compagnia di trasporto di gas più importante al mondo: è stata pagata 400 milioni di dollari, circa 369 milioni di euro. Sarà installata a Ravenna. Secondo le previsioni arriverà tra un anno ed entrerà in funzione nel 2025.

La BW Singapore è una FSRU, Floating Storage and Regasification Unit, utilizzabile sia come metaniera, adibita cioè al trasporto di gas liquefatto (GNL), sia come impianto di rigassificazione da collocare in un porto per la trasformazione del gas da liquefatto allo stato gassoso. In tutto il mondo le navi di questo tipo sono poche, circa una cinquantina, e sono molto richieste soprattutto da paesi europei come la Germania e i Paesi Bassi.

Il gas reso liquido, GNL (Gas Naturale Liquefatto) o in inglese LNG (Liquefied Natural Gas) deve essere trasportato da navi metaniere a una pressione poco superiore a quella atmosferica e a una temperatura di -162 °C. Nei rigassificatori torna allo stato gassoso grazie a un processo di riscaldamento controllato all’interno di un vaporizzatore, che ha un volume adeguato per permettere l’espansione del gas. Il riscaldamento avviene facendo passare il GNL all’interno di tubi immersi in acqua marina. Tornato allo stato gassoso, può essere immesso nella rete di fornitura del territorio e da lì può arrivare nelle case.

– Leggi anche: Cos’è un rigassificatore

Il gas liquefatto è più costoso rispetto a quello importato attraverso i metanodotti, ma consente di ampliare i paesi fornitori, per esempio includendo gli Stati Uniti. L’importazione di GNL è la strategia scelta dal governo Draghi per diversificare le forniture e ridurre la dipendenza dalla Russia, da cui l’Italia negli ultimi anni aveva comprato una quota consistente di tutto il gas importato. Il governo Meloni ha confermato tutte le scelte fatte dal governo precedente in quest’ambito.

La BW Singapore ha una capacità di stoccaggio di 170mila metri cubi di gas e una capacità di rigassificazione di circa 5 miliardi di metri cubi all’anno. Sarà installata al largo delle coste di Ravenna, a circa 8 chilometri di distanza dalla località Punta Marina.

I lavori preparatori sono iniziati a fine giugno. All’inizio del 2024 sarà posizionata la piattaforma a cui ancorare la nave, in estate inizierà la posa delle condotte sottomarine, mentre l’arrivo della nave è previsto tra un anno, a dicembre. Il nuovo metanodotto sulla terraferma è lungo 32 chilometri e collegherà le condotte sottomarine alla rete nazionale del gas da cui verrà distribuito in tutta Italia.

Il programma dei tempi ricalca quello seguito a Piombino per l’installazione della Golar Tundra, altra nave rigassificatrice entrata in funzione in estate nonostante il parere contrario del comune e di molti abitanti, che nell’ultimo anno e mezzo avevano organizzato diverse manifestazioni di protesta. A differenza della BW Singapore, il rigassificatore di Piombino è attraccato a una banchina del porto: questa soluzione era stata scelta da SNAM per velocizzare i tempi di installazione.

La Golar Tundra rimarrà nel porto di Piombino fino al 2026, quando sarà trasferita a Vado Ligure. Anche in Liguria comuni, comitati e associazioni ambientaliste hanno iniziato una mobilitazione contro il rigassificatore.

Da giugno a settembre a Piombino sono stati trattati 206 milioni di metri cubi di gas. Secondo le previsioni di SNAM la Golar Tundra dovrebbe portare nella rete italiana circa 5 miliardi di metri cubi all’anno, così come l’impianto di Ravenna. «Assieme agli altri tre rigassificatori già esistenti, le due FSRU portano il GNL a 28 miliardi di forniture nel nostro Paese, su circa 60-70 miliardi di consumi», ha detto l’amministratore delegato di SNAM, Stefano Venier.

– Leggi anche: La catena umana per protestare contro il rigassificatore al largo di Savona