La SNAM, Società nazionale metanodotti, ha comprato un secondo rigassificatore

 (ANSA/ US SNAM E BW LNG)
(ANSA/ US SNAM E BW LNG)

La SNAM (Società nazionale metanodotti) ha acquistato la seconda nave-rigassificatore che dovrebbe servire ad affrancare in parte l’Italia dalla dipendenza dal gas russo. La nave si chiama BW Singapore e si aggiunge alla Golar Tundra, che la SNAM aveva acquistato a giugno per 330 milioni di euro. Così come la Golar Tundra, anche la BW Singapore è una FSRU (Floating Storage and Regasification Unit), una nave utilizzabile sia come metaniera adibita al trasporto di gas liquefatto sia come impianto di rigassificazione da collocare in un porto per la trasformazione del gas da liquefatto allo stato gassoso.

La BW Singapore, ha comunicato SNAM, è stata costruita nel 2015 e «ha una capacità massima di stoccaggio di circa 170mila metri cubi di gas naturale liquefatto (LNG) e una capacità nominale di rigassificazione continua di circa 5 miliardi di metri cubi l’anno».

Sempre SNAM ha aggiunto che la nave è stata pagata «circa 400 milioni di dollari, che saranno corrisposti in due tranche» e che  a partire dal terzo trimestre del 2024 la nave potrà «essere ubicata nell’Alto Adriatico, in prossimità della costa di Ravenna».

Secondo Stefano Venier, amministratore delegato della SNAM, i rigassificatori BW Singapore e Golar Tundra contribuiranno insieme «al 13 per cento del fabbisogno nazionale di gas, portando la capacità di rigassificazione a oltre il 30 per cento della domanda».