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  • Lunedì 27 novembre 2023

La tregua fra Hamas e Israele sarà prolungata di due giorni

Dopo una giornata di negoziati piuttosto intensi: questo significa che ci saranno altri scambi tra ostaggi e prigionieri

Un'installazione per chiedere il rilascio degli ostaggi a Tel Aviv (EPA/CHRISTOPHE PETIT TESSON)
Un'installazione per chiedere il rilascio degli ostaggi a Tel Aviv (EPA/CHRISTOPHE PETIT TESSON)
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Lunedì sera Hamas e il ministero degli Esteri del Qatar, che sta negoziando tra le parti, hanno confermato che la tregua di quattro giorni concordata con Israele la settimana scorsa sarà prolungata di due giorni. Il governo israeliano al momento non ha ancora confermato ufficialmente il prolungamento della tregua, ma fin dall’inizio aveva concordato di concedere un nuovo giorno di tregua ogni dieci ostaggi aggiuntivi liberati da Hamas. In questo contesto, il ministro degli Esteri del Qatar Majed Al Ansari ha detto anche che lunedì sera Hamas ha liberato 11 ostaggi: 3 cittadini francesi, 2 cittadini tedeschi e 6 cittadini argentini.

La tregua, che sarebbe scaduta lunedì, dovrebbe quindi proseguire anche martedì e mercoledì seguendo le condizioni concordate nei giorni scorsi: Hamas dovrebbe liberare almeno 10 ostaggi israeliani per ogni ulteriore giorno di interruzione dei combattimenti, e Israele in cambio dovrebbe liberare ogni giorno 30 prigionieri palestinesi dalle sue carceri. Secondo il ministero degli Esteri del Qatar, i negoziati fra Hamas e Israele sarebbero comunque ancora in corso.

Lunedì è stato il quarto giorno di tregua tra Israele e Hamas, che prevede una sospensione dei combattimenti e uno scambio reciproco di ostaggi e prigionieri, e doveva anche essere l’ultimo giorno, in base all’accordo raggiunto la scorsa settimana, anche in quel caso grazie alla mediazione del Qatar, paese che ha buoni rapporti con entrambe le parti. L’accordo prevedeva inizialmente che nel corso dei quattro giorni venissero liberati in tutto 50 ostaggi israeliani da parte di Hamas – donne e bambini – e 150 palestinesi che si trovano nelle carceri israeliane. Alla fine gli ostaggi liberati sono stati di più, 54, perché alle persone israeliane ne sono state aggiunte nel frattempo anche alcune di altre nazionalità, mentre i prigionieri palestinesi liberati sono stati 117.

Gli ultimi ostaggi liberati da Hamas domenica sono stati 17 (13 israeliani, un russo-israeliano e tre thailandesi) e in cambio Israele ha liberato 39 palestinesi, 6 donne e 33 uomini, detenuti nelle carceri israeliane, lo stesso numero di persone liberate anche negli scorsi giorni. Le operazioni si sono svolte senza problemi, al contrario di sabato quando la liberazione degli ostaggi era stata ritardata da Hamas, che aveva accusato Israele di aver violato i termini negoziati per lo scambio fra ostaggi e detenuti palestinesi.

Domenica sera Hamas aveva fatto sapere in un comunicato che stava cercando di allungare la durata della tregua, e anche il primo ministro Benjamin Netanyahu aveva detto di essere disponibile a una proroga, ma aveva anche specificato che una volta terminata l’esercito israeliano avrebbe ricominciato a combattere dentro Gaza «con la massima potenza».

La possibilità di estendere la tregua era stata confermata in un’intervista al Financial Times anche dal primo ministro del Qatar Mohammed bin Abdulrahman al-Thani, secondo cui tutto sarebbe dipeso dal fatto che Hamas riuscisse o meno a localizzare circa 40 persone che non sarebbero tenute in ostaggio direttamente dal gruppo radicale palestinese, ma da civili e piccoli gruppi criminali attivi nella Striscia di Gaza.

– Leggi anche: Chi sono i prigionieri palestinesi in Israele