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  • Sabato 18 novembre 2023

La confusa evacuazione dell’ospedale al Shifa di Gaza

Centinaia di persone hanno lasciato la struttura, ma non è chiaro se in seguito a un ordine esplicito dell'esercito israeliano che la ispeziona da giorni

Un ragazzo ferito all'ospedale al Shifa, il 17 ottobre (AP Photo/Abed Khaled, File)
Un ragazzo ferito all'ospedale al Shifa, il 17 ottobre (AP Photo/Abed Khaled, File)
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Sabato centinaia di persone hanno lasciato l’ospedale al Shifa, il più grande della città di Gaza che da giorni era diventato l’obiettivo principale dell’operazione di terra avviata dall’esercito israeliano nella Striscia lo scorso 27 ottobre. La situazione è ancora caotica, e sono circolati resoconti contrastanti sulla dinamica degli eventi.

Le prime informazioni riguardo a una possibile evacuazione dell’ospedale sono state diffuse da un giornalista dell’agenzia di stampa AFP, secondo cui nelle prime ore di sabato mattina l’esercito israeliano aveva ordinato ai medici e ai pazienti di lasciare la struttura entro un’ora. L’informazione è stata confermata anche da alcuni medici presenti sul posto: uno di loro ha detto ad Al Jazeera di aver ricevuto l’ordine di evacuazione alle 9 (le 8 ora italiana), ma che sarebbe stato impossibile portare via tutti i pazienti in un’ora a causa della mancanza di ambulanze, barelle e altre attrezzature.

L’esercito israeliano ha negato la circostanza, affermando piuttosto che avrebbe permesso ai civili di lasciare la struttura in modo sicuro, ma che i pazienti impossibilitati a spostarsi sarebbero potuti rimanere nell’ospedale insieme al personale sanitario. L’esercito ha detto di aver risposto a una richiesta di evacuazione presentata dal direttore dell’ospedale, Mohamed Abu Salmiya.

Non è chiaro dove queste persone dovrebbero andare una volta uscite dall’ospedale, dato che l’esercito israeliano sta portando avanti intensi bombardamenti sia nel nord che nel sud della Striscia. Secondo alcuni giornali, molti si starebbero dirigendo verso la costa, a ovest della città.

Secondo alcuni giornalisti citati da Rushdi Abualouf, un reporter palestinese che lavora per BBC News, sabato mattina varie persone hanno lasciato l’ospedale con delle bandiere bianche. Nel pomeriggio AFP ha pubblicato alcune foto che mostrano file di persone lasciare l’ospedale a piedi. Il ministero della Salute della Striscia, controllato da Hamas, ha confermato che centinaia di persone si sono allontanate dalla struttura, ma ha aggiunto che ad al Shifa sono ancora presenti 120 pazienti e alcuni bambini nati prematuramente (non è chiaro quanti siano).

Alle 10 di mattina Ahmed El Mokhallalati, un medico presente nell’ospedale, aveva scritto su X (Twitter) che «la maggior parte degli operatori sanitari e dei pazienti» avevano lasciato la struttura a causa dell’«ordine» ricevuto dall’esercito israeliano. El Mokhallalati ha detto di essere rimasto ad al Shifa insieme ad altri cinque medici e 120 pazienti. Verso mezzogiorno (ora italiana), il direttore Abu Salmiya ha detto ad Al Jazeera che nell’ospedale erano rimasti pochi pazienti e qualche operatore sanitario, ma la struttura era in gran parte «deserta» e circondata dai mezzi dell’esercito israeliano.

Al momento è molto difficile verificare la situazione in modo indipendente anche perché da giorni nella Striscia le connessioni internet e telefoniche sono altalenanti, e spesso smettono di funzionare per ore a causa della mancanza di carburanteBBC News ha detto di aver provato a raggiungere le proprie fonti presenti sul posto, senza successo. Le telecomunicazioni sono state completamente interrotte tra giovedì e venerdì, e per ora sono state ripristinate solo parzialmente.

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Israele sostiene che sotto all’ospedale al Shifa si nasconda il principale centro operativo di Hamas. Le forze armate israeliane sono entrate nell’edificio nella notte tra martedì e mercoledì, dopo giorni di assedio, ma finora non hanno presentato prove convincenti riguardo alla presenza di tunnel sotterranei, depositi di armi o altri elementi che indichino chiaramente la presenza di Hamas nell’ospedale. Il 27 ottobre Daniel Hagari, un portavoce dell’esercito, aveva presentato una mappa dell’ospedale in cui erano ben visibili cinque zone sotto le quali secondo l’esercito si troverebbero le basi di Hamas. Per ora nessuna di queste è stata trovata.

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