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  • Giovedì 9 novembre 2023

Israele concederà pause giornaliere per agevolare l’evacuazione da Gaza

L'esercito israeliano ha assicurato che per quattro ore al giorno non saranno svolte operazioni militari, ma Netanyahu ha chiarito che non si tratta di un cessate il fuoco

(AP Photo/ Leo Correa)
(AP Photo/ Leo Correa)
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La novità più importante della giornata è che Israele ha accettato di istituire pause giornaliere di quattro ore nelle operazioni militari nel nord della Striscia di Gaza per agevolare l’evacuazione dei civili: le pause dureranno quattro ore, verranno comunicate con pochissimo anticipo e si terranno ogni giorno in un’area diversa, per impedire che Hamas possa organizzare eventuali attacchi. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu comunque ha chiarito che non si tratta di un cessate il fuoco, che le autorità del paese hanno detto in più occasioni accetteranno solo quando saranno liberate tutte le persone israeliane tenute in ostaggio. A questo proposito le Brigate al-Quds, braccio armato del Jihad Islamico, hanno annunciato che libereranno per «motivi umanitari» due ostaggi israeliani, la 77enne Hanna Katzir e il 13enne Yagil Yaakov. Intanto i combattimenti tra l’esercito israeliano e Hamas stanno andando avanti stabilmente all’interno della città di Gaza, e in particolare intorno ai suoi ospedali più grandi, dove Israele ritiene che si trovi il centro operativo di Hamas. Continuano gli scontri anche in Cisgiordania, dove secondo le autorità locali sono stati uccisi almeno 14 palestinesi. Intanto diversi paesi europei hanno annunciato ulteriori aiuti umanitari per la popolazione palestinese nell’ambito della conferenza umanitaria indetta dal presidente francese Emmanuel Macron, secondo cui in totale gli aiuti supereranno la cifra di 1 miliardo di euro.

Gli aggiornamenti in diretta sulla guerra continuano quest’altro articolo sul Post.