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  • Mercoledì 11 ottobre 2023

Cosa mostrano le foto del massacro di Hamas nelle comunità israeliane

Sono forti e impressionanti, ma raccontano meglio delle parole le violenze dei miliziani sui civili israeliani vicino alla Striscia di Gaza

(AP Photo/Ohad Zwigenberg, File)
(AP Photo/Ohad Zwigenberg, File)
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Negli ultimi giorni sui social network, sui canali Telegram e sulle principali agenzie giornalistiche internazionali sono state pubblicate le foto e i video di quello che è rimasto nelle città e nei kibbutz israeliani vicini alla Striscia di Gaza attaccati sabato dai miliziani di Hamas. Le immagini mostrano scene di enormi violenze: esecuzioni di civili disarmati dentro le loro case, cadaveri di intere famiglie uccise mentre cercavano di nascondersi nei rifugi o di scappare, corpi accanto alle auto abbandonate sulle strade a grande percorrenza o su quelle più piccole dentro alle cittadine.

Sappiamo come sono state uccise quelle persone dai video che sono stati diffusi online o che arrivano delle telecamere di sicurezza dei kibbutz o dai parabrezza delle auto. Alcuni erano civili che stavano cercando di scappare ma che sono stati intercettati dai posti di blocco messi in piedi da Hamas, altri sono stati scoperti dentro le loro case dai miliziani, e uccisi.

Le foto sono molto forti e impressionanti. Il Post ha deciso di pubblicarle nonostante la loro crudezza perché aiutano a raccontare il massacro compiuto da Hamas, che è senza precedenti, e la violenza di un attacco che si è rivolto essenzialmente contro dei civili che in quasi nessun caso hanno avuto modo di difendersi. Testimoniano un evento eccezionalmente rilevante nella lunga storia del conflitto israelo-palestinese, oltre che inaspettato, che ha spinto il governo israeliano a iniziare i bombardamenti sulla Striscia di Gaza come ritorsione, e che avrà conseguenze devastanti anche per i civili palestinesi.

Nei prossimi giorni potrebbero emergere racconti di nuove violenze. I gruppi di volontari israeliani che si stanno occupando di raccoglierli, soprattutto di analizzare i contenuti delle telecamere di sicurezza, non hanno ancora raggiunto tutti i kibbutz e le città israeliane attaccate da Hamas. Alcune di queste, infatti, sono state messe in sicurezza tra lunedì e martedì, per l’intervento tardivo dell’esercito israeliano e per le prolungate battaglie che si sono verificate in alcune comunità. Anche le agenzie fotografiche pubblicheranno nuove immagini. L’esercito israeliano ha iniziato martedì ad accompagnare i giornalisti di diverse testate nei luoghi dei massacri: è questo il motivo per cui mercoledì mattina molti giornali internazionali hanno nuovi dettagli e racconti del massacro compiuto da Hamas in territorio israeliano.

Le foto dei reporter sono molto crude e qualche lettore e lettrice potrebbe trovarle disturbanti e troppo impressionanti. Si possono vedere qui.