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  • Venerdì 22 settembre 2023

Il lavoraccio delle cameriere all’Oktoberfest

Con turni estenuanti e ritmi frenetici, chili e chili di boccali di birra da trasportare per chilometri e avventori a volte molesti 

(AP Photo/Matthias Schrader, File)
(AP Photo/Matthias Schrader, File)
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Tra fine settembre e inizio ottobre a Monaco di Baviera, in Germania, si tiene sempre l’Oktoberfest, il grande festival della cultura bavarese dedicato soprattutto alla birra. Per circa due settimane il prato di Theresienwiese, lo spazio pubblico di Monaco in cui si tiene il festival, si riempie di enormi stand di birrifici in cui si beve birra, si mangia cibo tipico e si ascolta musica popolare bavarese: ai tavoli lavorano ogni anno centinaia di cameriere per ogni stand, con turni usuranti, stressanti e stancanti.

All’Oktoberfest lavorano ovviamente anche uomini, ma con incarichi diversi rispetto al servire ai tavoli: parte della tradizione e dell’immagine del festival sono proprio la cameriere in abiti tradizionali bavaresi che girano tra gli stand trasportando pile di boccali di birra. La quantità di birra consumata nel corso di un intero Oktoberfest è enorme: nel 2014 era stata stimata in 7,7 milioni di litri.

Durante il festival le birre vengono servite in enormi boccali, i Maß, che contengono singolarmente circa un litro di birra: vengono serviti otto-dieci alla volta, o di più, a tavoli spesso occupati da grandi gruppi di persone, e trasportati a mano. Al peso della birra si aggiunge poi quello dei boccali in vetro, che pesano oltre un chilo ciascuno: significa che una singola cameriera può dover passare la giornata a portare carichi di almeno 20 chili con due mani, in turni che nel fine settimana arrivano a 12-14 ore al giorno.

Online si trovano molti video di cameriere dell’Oktoberfest che mettono insieme pile di enormi boccali di birra su un bancone e poi le tirano su tutte in una volta con una serie di incastri ed equilibri. Una mossa che si vede in più video consiste nel prendere una serie di boccali con una mano, afferrando tutti i manici in una volta, una serie di boccali nell’altra, e poi impilarli uno sopra l’altro, magari incastrando un ultimo boccale in cima, per poi darsi una spinta con la schiena e trasportare una specie di scenografica e pesantissima cupola di birra e vetro ai tavoli.

Fisicamente tutto questo è ovviamente molto faticoso. Angela Hopper, che fa la cameriera all’Oktoberfest e ha 25 anni, ha raccontato a The Local che ogni anno si prepara con un allenamento fisico di diverse settimane in cui fa esercizi per il tronco, la schiena, i bicipiti e i tricipiti. È alta un metro e 67, pesa 54 chili e dice di arrivare a trasportare fino a otto boccali di birra alla volta. Lo fa andando avanti e indietro dalla cucina ai tavoli tantissime volte al giorno: Euronews ha stimato che ogni giorno le cameriere dell’Oktoberfest fanno 20-25mila passi, circa 15 chilometri.

Hopper ha detto che al termine dei turni ha sempre molto male ai piedi e che ogni anno, prima che inizi il festival, va in farmacia a comprare bende, cerotti e antidolorifici, di cui sa che potrebbe aver bisogno per continuare a lavorare. I ritmi sono frenetici e nel pieno del festival ci si ferma solo a fine giornata: «Non puoi sentirti stanca o provare dolore», ha detto. Durante tutta la durata del turno di sottofondo c’è anche la musica, costante, ripetitiva e a volume molto alto, di tutti i gruppi di musica popolare bavarese che suonano.

Una cameriera all’Oktoberfest di Monaco di Baviera, in Germania (AP Photo/Matthias Schrader)

Fare la cameriera all’Oktoberfest comporta anche dover gestire un pubblico che spesso diventa molesto, perché composto in buona parte da gruppi di maschi ubriachi. Gli abiti tradizionali bavaresi delle cameriere mettono abbastanza in mostra il seno, e oltre a sguardi che possono risultare molto fastidiosi si subiscono di frequente molestie. È un tema di cui recentemente si è iniziato a discutere di più. All’Oktoberfest c’è un personale di sicurezza che in casi come questi interviene e costringe l’eventuale avventore ad andarsene, ma ogni anno vengono denunciati alla polizia decine di casi di molestie da parte di donne che lavorano nel festival.

Per le cameriere dell’Oktoberfest può essere complicato gestire il pubblico anche per altre ragioni: possono capitare persone che si rifiutano di pagare o di dare la mancia (prenotando il posto all’Oktoberfest si possono pagare in anticipo alcune cose ma non altre: può non essere facile farlo capire a persone ubriache), o altre che si sentono male. Sempre Hopper ha raccontato di quando un avventore ubriaco le vomitò addosso: lei si cambiò e riprese a lavorare perché i ritmi erano serrati e non poteva fermarsi.

«Farsi strada tra 10mila festaioli sudati e desiderosi di birra 12 ore al giorno per 16 giorni di fila mette alla prova i limiti anche dell’estroverso più amante della folla», ha scritto la giornalista Erin Snell in un reportage su Thrillist, sito che si occupa di cibo, viaggi e cultura.

Per lavorare all’Oktoberfest c’è anche chi si prepara psicologicamente: ci sono gruppi di cameriere che lavorano insieme ogni anno e che organizzano attività di gruppo per costruire una squadra più affiatata, in grado di reggere quel tipo di ritmi, fatica e stress. Le richieste per lavorare all’Oktoberfest comunque sono molte: tra la percentuale che si guadagna sulla vendita della birra (circa il 10 per cento, scrive Euronews) e le mance, due sole settimane di lavoro possono essere molto remunerative. Alcune donne sono cameriere professioniste, altre no: il responsabile dello stand Hofbräu del 2018, Herr Steinberg, ha detto a Thrillist di aver ricevuto oltre 1000 candidature per 250 posti.