L’Azerbaijan ha riaperto il passaggio sull’unica strada che collega il territorio separatista del Nagorno-Karabakh con l’Armenia

Soldati della missione di peacekeeping russa in un posto di blocco nel corridoio di Lachin
(ANSA/EPA/Ministero della Difesa russo)
Soldati della missione di peacekeeping russa in un posto di blocco nel corridoio di Lachin (ANSA/EPA/Ministero della Difesa russo)

Il governo dell’Azerbaijan ha detto di aver trovato un accordo con le autorità armene per riaprire al traffico l’unica strada che collega l’Armenia e il Nagorno-Karabakh, un territorio separatista interno all’Azerbaijan dove la maggioranza della popolazione è armena. Il governo azero aveva chiuso il corridoio a inizio luglio, giustificando la decisione dicendo che i convogli umanitari della Croce Rossa avrebbero trasportato nella regione beni di contrabbando, fra cui telefonini, parti di ricambio per telefoni, sigarette e benzina. La strada, chiamata corridoio di Lachin, è essenziale per il rifornimento di viveri e beni di prima necessità nel territorio separatista, e di frequente ci si verificano scontri fra azeri e armeni.

Ad aprile l’Azerbaijan aveva istituito un posto di blocco al confine del territorio, in contrasto con una sentenza della Corte Internazionale di Giustizia, un organo dell’ONU, che ordina all’Azerbaijan di garantire il libero movimento sulla strada. L’Armenia aveva accusato l’Azerbaijan di aver istituito un embargo sul Nagorno-Karabakh.

Per il controllo del Nagorno-Karabakh Armenia e Azerbaijan sono in conflitto da decenni e hanno combattuto due guerre in cui sono state uccise migliaia di persone. L’ultimo cessate il fuoco era stato concordato lo scorso settembre, ma gli episodi di violenza sono frequenti.