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  • Mercoledì 2 agosto 2023

A Venezia l’acqua alta estiva è sempre più frequente

Anche se a livelli contenuti che interessano soltanto piazza San Marco: c’entra l’innalzamento del mare Adriatico

di Pietro Cabrio

(Matteo Tagliapietra/LaPresse)
(Matteo Tagliapietra/LaPresse)
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Piazza San Marco è il punto più basso di Venezia e quindi il primo ad allagarsi in caso di acqua alta, un fenomeno che si concentra prevalentemente tra l’autunno e l’inverno, ma che in presenza di condizioni atmosferiche particolari può verificarsi anche in altre stagioni. Da giugno sta capitando tuttavia con una frequenza piuttosto insolita per la stagione estiva, come indicano gli ultimi dati del Centro previsioni e segnalazioni maree del comune di Venezia.

Dopo i giorni di acqua alta persistente tra giugno e luglio, in questi primi giorni di agosto è stata registrata più volte una marea massima di 100 centimetri, considerata quindi “sostenuta” e sufficiente ad allagare parzialmente piazza San Marco, dato che il MOSE entra in funzione soltanto con maree dai 110 centimetri in su. La piazza è abituata a questi allagamenti, che non creano grossi disagi alle persone ma sono un problema per gli edifici e in particolare per la basilica di San Marco, che di recente è stata protetta esternamente con un sistema di barriere in vetro.

A questi fenomeni eccezionali di acqua alta hanno contribuito i temporali e gli acquazzoni che di recente hanno interessato il Nord-Est e che hanno ingrossato i corsi d’acqua. Di conseguenza il mare Adriatico si è ingrossato a sua volta nella parte settentrionale del golfo di Venezia, e il livello della marea, condizionato anche dal fattore astronomico, è stato mantenuto alto dal vento di scirocco, che soffia da sud a nord, unito alla bora proveniente da est.

Le previsioni del Centro maree per i primi di agosto

Dal 1872 (anno in cui sono iniziate le misurazioni) condizioni simili a quelle registrate in questi primi giorni di agosto si erano verificate soltanto due volte, tutte di recente: nel 1995 e nel 2020. Già a fine luglio del 2019, tuttavia, in laguna era stato registrato un valore massimo di 97 centimetri definito «straordinario», visto che soltanto nel 2014, nel 2002 e nel 1987 si erano verificate maree estive di almeno 97 centimetri. Il direttore del Centro maree aveva spiegato: «Con un livello medio del mare così alto, basta una perturbazione per ritrovarsi con un evento di marea significativo anche d’estate. E accadrà sempre più spesso».

I fenomeni atmosferici si aggiungono a quella che viene considerata la vera causa di queste alte maree estive sempre più frequenti, ossia l’innalzamento del livello medio annuale del mare. Stando alle misurazioni della piattaforma oceanografica posta circa 8 miglia al largo del litorale di Venezia, il livello del mare è in costante crescita da decenni: nell’ultimo secolo è salito di oltre 30 centimetri, 6 dei quali soltanto tra il 2011 e il 2021. Secondo l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, nel periodo compreso tra il 1872 e il 2020 il livello del mare «è aumentato in media di 2,53 millimetri all’anno».

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