Una canzone dei Clayhill

Una volta le “cover” non si chiamavano “cover”

Le Canzoni è la newsletter quotidiana che ricevono gli abbonati del Post, scritta e confezionata da Luca Sofri (peraltro direttore del Post): e che parla, imprevedibilmente, di canzoni. Una per ogni sera, pubblicata qui sul Post l’indomani, ci si iscrive qui.
La canzone delle Indigo Girls che si intuiva dal trailer di Barbie, il film, si è rivelata la canzone protagonista del film (qui quando loro avevano 34 anni meno), e bravi così. Poi sono da segnalare anche la divertente canzone di Ken e l’uso di Push dei Matchbox Twenty nella generale presa in giro di noi maschi scemi.
Harry Styles ha pubblicato un video divertente del pubblico del suo tour.
Lana Del Rey si è messa a fare dei lavoretti in Alabama.
Ci sono altre due canzoni dei Blur, per una versione “deluxe” del disco nuovo.
I 1975 sono in tour in Malaysia, dove hanno protestato contro le leggi omofobe di quel paese con un bacio tra il loro cantante e il loro bassista sul palco a Kuala Lumpur: il concerto è stato sospeso dal governo, e ora loro hanno dovuto annullare tutto il tour in Indonesia e Taiwan.
Venerdì era morto Tony Bennett , grande manovale del crooning.
C’è da una ventina d’anni tutta una questione su Delilah, gran canzone di Tom Jones con un testo tremendo che parla di un femminicidio, scritta quando c’erano eccessive indulgenze nei confronti della violenza contro le donne (più eccessive di oggi), questione che riguarda anche Lella: adesso che siamo meno incoscienti in Galles – la nazione di Tom Jones – hanno deciso che non fosse più il caso di cantarla durante le partite di rugby. Tom Jones non è d’accordo.
Ho visto su Netflix un vecchio documentario su una spettacolare storia di baseball a Portland, Oregon: è un documentario di baseball, ok, capisco le diffidenze, ma la storia è davvero notevole, e uno dei protagonisti è Kurt Russell. Non come attore, come giocatore di baseball (il vero protagonista è suo padre). Sui titoli di coda c’è una canzone divertente – del fratello dei registi, tutti nipoti dei Russell – che cita una delle storie del film.
C’è una canzone nuova dei Gaslight Anthem, una di quelle rock band che piacciono molto agli americani, con dentro Springsteen (che domani sera è a Monza, se il tempo ce la manda buona: solo oggi sono passati intorno a Milano almeno tre temporali). Il disco esce a ottobre.
E infine ho visto una manciata di puntate di Black Mirror, che a questa stagione è piuttosto debole: in una però c’era una bella scelta di canzoni francofone, tra cui Quand on n’a que l’amour di Brel.

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