La maturità di quest’anno torna alle vecchie regole

Tre quinti del punteggio finale dipenderanno dalle due prove scritte e dal colloquio e la seconda prova sarà di nuovo nazionale: si comincia mercoledì

Durante l'esame di maturità del 2022 in una scuola di Torino (ANSA/TINO ROMANO)
Durante l'esame di maturità del 2022 in una scuola di Torino (ANSA/TINO ROMANO)
Caricamento player

Domani in Italia cominciano gli esami di maturità per gli studenti che hanno completato gli anni delle scuole superiori e, dopo tre anni di regole più o meno diverse per via della pandemia da coronavirus, si tornerà a quelle previste dalle leggi in vigore. Già per la maturità del 2022 era stato ripristinato l’esame con due prove scritte e una orale, invece che una sola prova orale. Una importante differenza di quest’anno è che la seconda prova sarà di nuovo nazionale, cioè identica per tutti gli istituti di uguale indirizzo invece che ideata dalle singole commissioni: l’anno scorso era stata fatta questa deroga alle leggi per «tenere conto di quanto effettivamente svolto» dalle classi «anche in considerazione dell’emergenza sanitaria».

Inoltre si tornerà anche alla consueta suddivisione dei punti assegnati a ciascuna prova per comporre il voto finale: ancora per la maturità del 2022 metà del punteggio era legata alle pagelle degli ultimi tre anni di scuola, che ora contano solo per due quinti del totale. L’ultimo cambiamento con cui si tornerà alle vecchie regole riguarda le commissioni d’esame: saranno composte da tre commissari interni, cioè docenti degli studenti, tre commissari esterni e un presidente esterno, provenienti cioè da altri istituti scolastici. Ancora nel 2022 tutti i commissari erano interni.

La prima prova scritta della Maturità, quella di italiano, sarà mercoledì 21 giugno, dalle 8:30 e fino alle 14:30, e sarà uguale per tutte le scuole e decisa dal ministero dell’Istruzione e del Merito. Ai maturandi saranno proposte sette tracce di ambiti diversi: artistico, letterario, storico, filosofico, scientifico, tecnologico, economico, sociale.

Il giorno dopo, il 22 giugno, si terrà la seconda prova scritta, che sarà diversa per ogni indirizzo. Al liceo classico ad esempio ci sarà quella di latino e allo scientifico quella di matematica; sul sito del ministero dell’Istruzione e del Merito è disponibile un motore di ricerca che segnala le materie per ogni indirizzo.

Infine ci sarà il colloquio orale, che sarà dedicato a tutte le discipline del corso di studi e inizierà con l’analisi di un argomento scelto dalla commissione d’esame.

La valutazione finale, in centesimi, sarà suddivisa in questo modo:  al credito scolastico, cioè alla valutazione finale complessiva degli ultimi tre anni di scuola superiore, saranno attribuiti fino a 40 punti, 10 in meno rispetto all’anno scorso; invece a ciascuna delle tre prove d’esame saranno attribuiti fino a un massimo di 20 punti – l’anno scorso il massimo era di 15 per la prova scritta d’italiano, 10 per il secondo scritto e 25 per il colloquio. Il punteggio sufficiente è 60, quello massimo è 100 e la commissione può decidere di assegnare la lode agli studenti più meritevoli. Può anche aggiungere fino a cinque punti di “bonus” in alcune circostanze.