Il caso attorno ai concerti di Roger Waters in Germania

Una sua storica performance riproposta a maggio a Berlino è stata accusata di antisemitismo e la polizia tedesca ha avviato un'indagine

(Gerald Koch/YouTube)
(Gerald Koch/YouTube)
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La polizia tedesca ha fatto sapere di aver avviato un’indagine su Roger Waters, cantautore inglese cofondatore della band dei Pink Floyd. L’indagine segue alcune critiche al costume di scena da ufficiale nazista indossato da Waters durante i suoi concerti a Berlino del 17 e 18 maggio e le successive pressioni alle autorità tedesche da parte del governo israeliano e di un’importante organizzazione contro l’antisemitismo. In Germania è vietato mostrare simboli legati all’ideologia e al regime nazisti, come la svastica e il simbolo delle SS, ma la legge prevede eccezioni per i contesti scolastici, accademici o artistici. Secondo Waters le critiche allo spettacolo sono dovute alle sue idee sulle politiche israeliane.

La notizia dell’avvio delle indagini ha provocato molte critiche online, soprattutto da parte dei fan di Waters, che hanno sottolineato il contesto artistico della performance, che per altro è già stata inscenata nello stesso modo da Waters in numerose occasioni, anche in Germania. Durante la performance della canzone In the Flesh, che riprende alcune scene del film musicale del disco dei Pink Floyd The Wall, Waters ha interpretato il personaggio di Pink – una rockstar che ha l’allucinazione di diventare un dittatore – indossando un impermeabile di pelle nero e una fascia rossa attorno al braccio con il simbolo di due martelli incrociati che ricorda molto vagamente una svastica. Durante lo spettacolo, Waters era circondato da comparse vestite da militari e ha usato una finta mitragliatrice verso il pubblico.

Roger Waters ha pubblicato un messaggio in cui spiega che «le parti della performance che sono state messe in discussione sono abbastanza chiaramente una dichiarazione contro il fascismo, l’ingiustizia e l’intolleranza in tutte le sue forme» aggiungendo che il personaggio del «demagogo fascista svitato» fa parte dei suoi spettacoli dal 1980. Il padre del musicista morì nella Seconda guerra mondiale mentre combatteva contro l’esercito tedesco in Italia e varie canzoni di Waters contengono riferimenti a questa storia.

Waters ha accusato inoltre chi l’ha criticato per il concerto a Berlino di averlo fatto perché non condivide «le sue idee politiche e i suoi principi morali». In molte occasioni Waters si è espresso in modo molto critico nei confronti delle politiche di Israele, ricevendo anche parecchie accuse di antisemitismo.

Mercoledì il ministro degli Esteri di Israele aveva criticato il fatto che durante il concerto, all’interno di un elenco di nomi di persone uccise da diverse autorità del mondo proiettato su un grande schermo, fosse accostato il nome di Anne Frank, la ragazza uccisa nei campi di sterminio nazisti e diventata un simbolo delle vittime dell’Olocausto dopo la pubblicazione dei suoi diari, a quello della giornalista palestinese Shireen Abu Akleh, uccisa un anno fa dall’esercito israeliano mentre stava seguendo un’operazione in un campo profughi di Jenin, in Cisgiordania.

Sempre mercoledì il Simon Wiesenthal Center, la più nota organizzazione ebraica impegnata nella lotta all’antisemitismo, aveva chiesto alle autorità tedesche di avviare un’indagine sul concerto di Waters.

Il portavoce della polizia di Berlino, Martin Halweg, ha spiegato che «nel contesto si ritiene che l’abbigliamento indossato possa approvare, glorificare o giustificare il dominio violento e arbitrario del regime nazista in un modo che viola la dignità delle vittime e quindi turba la pace pubblica». La polizia di Berlino ha detto che si prenderà al massimo tre mesi per raccogliere prove e consegnare i risultati al pubblico ministero, che valuterà se la performance di Waters può essere considerato un incitamento all’odio secondo le norme tedesche o se può essere giustificata dal contesto artistico.

Domenica Waters si esibirà in un concerto a Francoforte: l’amministrazione della città aveva deciso di vietare l’evento proprio per via dei possibili contenuti antisemiti, ma Waters le aveva fatto causa, vincendola.