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  • Mercoledì 17 maggio 2023

Faenza è di nuovo allagata

In molti sono stati costretti a lasciare le loro case a causa della piena del fiume Lamone, peggiore di quella di inizio maggio

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Una strada del centro storico di Faenza (ANSA/ TOMMASO ROMANIN)
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Alle 21 di martedì l’acqua dei fiumi Marzeno e Lamone ha superato gli argini e invaso molte strade di Faenza, in provincia di Ravenna. Il centro storico è allagato così come i quartieri che erano già stati colpiti dalla piena durante l’alluvione avvenuta all’inizio di maggio. Nelle ultime due settimane gli operatori della Protezione Civile avevano lavorato a lungo per rimuovere fango e detriti, automobili, elettrodomestici, mobili e altri oggetti ingombranti: le conseguenze della nuova alluvione sono peggiori perché l’acqua ha raggiunto anche zone del comune in cui non erano stati segnalati danni due settimane fa.

Martedì sera l’acqua è entrata in città dalla riva destra del Lamone, da via Cimatti a via De Gasperi, e anche dalla riva sinistra, da via Renaccio, via Lapi, via Carboni. Molti abitanti del centro storico hanno abbandonato le loro case alle prime avvisaglie della piena: sono state accolte nel palazzo del Podestà aperto dal comune, nel centro storico. «Da quando hanno dato l’allarme, verso le 21, l’acqua è arrivata in dieci minuti», ha detto all’agenzia Ansa una donna che abita a circa 300 metri dal corso del fiume Lamone. «Una mia vicina era sola in casa con quattro figli piccoli, chiamava i soccorsi e non arrivava nessuno. Siamo stati con loro tutta la notte, in pigiama. I bimbi piangevano. Un disastro».

Il Lamone taglia Faenza in due, a ovest c’è il grosso del centro abitato di quasi 59mila persone, a est uno dei cinque rioni, Borgo Durbecco o Rione Bianco. L’alluvione di inizio maggio aveva riguardato principalmente Borgo Durbecco, ora invece gli allagamenti sono più estesi.

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Nei video che stanno circolando in queste ore si vedono interi quartieri completamente allagati, con l’acqua che raggiunge il primo piano delle case. In alcune strade non è possibile intervenire a causa del livello raggiunto dall’acqua: i gommoni e gli elicotteri dei vigili del fuoco e della Protezione Civile sono gli unici mezzi che possono raggiungere le persone da portare in salvo. La gestione dell’emergenza è complicata anche per via dell’interruzione della corrente che interessa diverse zone del comune, e i danni alla rete rendono difficile comunicare anche con gli smartphone.

 

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Il sindaco di Faenza, Massimo Isola, ha detto che centinaia di persone sono state al lavoro tutta la notte per soccorrere chi era in difficoltà. La situazione è così grave che al momento non è possibile stimare con certezza le conseguenze dell’alluvione: il sindaco ha invitato tutti quelli che non riescono a rintracciare parenti o amici a segnalare i dispersi con un messaggio ai suoi canali social. «Abbiamo passato una nottata che non potremo mai più dimenticare», ha scritto Isola. «Un’alluvione che la storia della nostra città non aveva mai conosciuto. Qualcosa di inimmaginabile».