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  • Mercoledì 3 maggio 2023

La Commissione Europea vuole produrre più munizioni

Un milione in più in un anno per sostenere la resistenza ucraina, con un investimento di 500 milioni di euro

(AP Photo/Vadim Ghirda)
(AP Photo/Vadim Ghirda)
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La Commissione Europea ha annunciato mercoledì un piano per investire 500 milioni di euro del budget 2023 nell’industria militare, con l’intento di produrre un milione di munizioni in un anno per sostenere sul lungo termine la resistenza dell’Ucraina.

Il piano è stato annunciato dal commissario per il Mercato interno Thierry Breton e si chiama Act in Support of Ammunition Production, cioè Atto per il sostegno della produzione di munizioni. L’acronimo in inglese è ASAP, e questo è anche un gioco di parole: ASAP è l’acronimo di “as soon as possible”, il più veloce possibile, ed è anche un modo per dire che gli aiuti militari all’Ucraina sono urgenti.

ASAP fa parte di un più ampio programma della Commissione per sostenere lo sforzo militare dell’Ucraina contro la Russia e prevede che una parte del bilancio europeo, 500 milioni di euro, sia dirottata sulle industrie europee che producono armamenti per finanziare la produzione entro 12 mesi di un milione di nuove munizioni. Le munizioni saranno inviate in Ucraina, dove l’esercito che contrasta l’invasione russa ha un bisogno urgente di rifornimenti: secondo stime europee, l’Ucraina utilizza circa 7.000 munizioni al giorno (che spalmate su un anno diventano due milioni e mezzo).

Molti dettagli del piano devono essere ancora definiti.

I 500 milioni impiegati in ASAP saranno spostati da altri programmi europei per la difesa, e non è ancora del tutto chiaro come avverrà il loro impiego. I finanziamenti dovrebbero essere concessi a produttori di armi già esistenti, e in un’intervista a Politico Breton ha detto che riceveranno un trattamento preferenziale le aziende che saranno disposte a firmare contratti di fornitura congiunti tra più paesi, per aumentare la trasversalità dell’operazione. In termini economici, l’investimento di 500 milioni di euro è limitato (nel 2020 l’industria europea della difesa valeva 119 miliardi), ma la Commissione spera che possa essere sufficiente per stimolare un aumento della produzione e per convincere anche l’intervento di investimenti privati.

Per quanto riguarda il tipo di munizioni che sarà interessato dal piano, si parla di munizioni di artiglieria, quelle usate per cannoni e obici, che sono quelle di cui l’esercito ucraino ha più urgentemente bisogno. Mercoledì in conferenza stampa Breton ha parlato di munizioni di calibro 155 mm (che sono usate dai cannoni europei) e di calibro 152 mm (per i cannoni sovietici, ancora in uso nell’esercito ucraino). Parte dei finanziamenti sarà usata per riadattare armi vecchie e renderle utilizzabili in battaglia.

ASAP prevede anche che i paesi membri dell’Unione possano impiegare alcuni fondi comuni europei per sostenere la propria industria della difesa.

La carenza di munizioni di artiglieria è uno dei problemi principali dell’esercito ucraino ormai da mesi: secondo alcune stime, la Russia utilizza quotidianamente quasi dieci volte le munizioni usate dall’esercito ucraino. Questa carenza sta creando gravi problemi al fronte, dove sono frequenti le testimonianze di soldati ucraini che non dispongono di munizioni e cannoni a sufficienza per rispondere alle forze russe.

Ma l’enorme bisogno di munizioni da parte dell’esercito ucraino è un problema anche per i suoi alleati occidentali, i cui arsenali non sono sufficientemente forniti per sostenere una domanda così alta di nuovi armamenti. Per questo la Commissione Europea sta cercando di incentivare un aumento di produzione nell’industria militare.

ASAP fa parte di un piano più ampio in tre parti, che è stato presentato a marzo: la prima parte prevede lo stanziamento di un miliardo di euro per rimborsare parzialmente i paesi membri che abbiano ceduto i propri armamenti all’Ucraina, mentre la seconda parte prevede la formazione di accordi tra i paesi membri per ottenere contratti di fornitura di armi e munizioni congiunti tra più paesi a condizioni migliori.