• Mondo
  • Lunedì 10 aprile 2023

In Georgia ci sono nuove proteste contro il governo

Il principale partito di opposizione le ha organizzate per l'ex presidente in carcere: si sono viste bandiere europee e americane

Le proteste davanti al parlamento a Tbilisi (AP Photo/Shakh Aivazov)
Le proteste davanti al parlamento a Tbilisi (AP Photo/Shakh Aivazov)
Caricamento player

Domenica migliaia di persone a Tbilisi, la capitale della Georgia, hanno protestato contro il governo davanti alla sede del parlamento mostrando bandiere e cartelli a favore dell’Unione Europea, degli Stati Uniti e dell’Ucraina: il partito di governo, Sogno Georgiano, è accusato di essere sotto l’influenza della Russia, di silenziare i media indipendenti e di mettere in carcere gli avversari politici. Tra i manifestanti c’era un cartello con scritto “Per un futuro europeo”.

La grande manifestazione di domenica è stata organizzata dal principale partito d’opposizione a sostegno di Mikheil Saakashvili, che fu presidente della Georgia dal 2004 al 2013 ed è in carcere dal 2021 con una condanna a sei anni per accuse che le organizzazioni internazionali ritengono politicamente motivate. Diversi governi occidentali hanno chiesto senza successo che venga liberato. Un mese fa Saakashvili aveva detto di essere stato avvelenato in carcere e di aver rischiato la morte: il governo georgiano aveva respinto le accuse.

È la seconda volta in poche settimane che ci sono proteste di questo tipo in Georgia. A inizio marzo migliaia di persone avevano protestato per giorni in tutto il paese, e soprattutto a Tbilisi, convincendo infine il governo a ritirare una contestata proposta di legge sugli “agenti stranieri”, molto simile a una che viene usata in Russia per reprimere dissidenti e media indipendenti. La proposta di legge prevedeva che i media e le ong che ricevono almeno il 20 per cento dei propri fondi dall’estero dovessero registrarsi come “agenti stranieri”, e potessero essere costrette a pagare grosse multe se non lo facevano. Dopo che il governo aveva ritirato la proposta di legge le proteste erano rientrate, ma è rimasto un generale malcontento per le tendenze filorusse del governo.

Dopo l’invasione russa dell’Ucraina, a febbraio del 2022, la Georgia aveva infatti fatto richiesta per entrare nell’Unione Europea insieme a Ucraina e Moldavia, ma a differenza degli altri due paesi non era stata accettata come “candidata”. In Georgia l’opinione pubblica è ancora ampiamente a favore dell’ingresso del paese nell’Unione Europea, ma secondo i critici questo governo negli ultimi mesi starebbe portando il paese in un’altra direzione, e in maniera deliberata.