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  • Martedì 4 aprile 2023

La grande fusione tra WWE e UFC

Sono le due leghe di riferimento per il wrestling e le arti marziali miste, con milioni di spettatori in tutto il mondo: d’ora in avanti formeranno un unico gruppo

Dwayne "The Rock" Johnson e Ronda Rousey (Don Feria/AP Images for WWE)
Dwayne "The Rock" Johnson e Ronda Rousey (Don Feria/AP Images for WWE)
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La World Wrestling Entertainment (WWE) è l’azienda di riferimento per il wrestling mondiale e lunedì il 51 per cento delle sue quote è stato venduto a Endeavor, società statunitense che raggruppa investimenti nel mondo dello sport e dell’intrattenimento. Tra le società controllate da Endeavor c’è l’Ultimate Fighting Championship (UFC), la lega di arti marziali miste più seguita al mondo, che ora verrà unita alla WWE creando uno dei più grandi gruppi nel settore dell’intrattenimento globale, il cui valore supererà i 20 miliardi di dollari.

Questa fusione non ha ancora un nome ma è già stata illustrata nei dettagli. La nuova società sarà controllata da Endeavor al 51 per cento, mentre il restante 49 rimarrà alla WWE (che in fase di acquisto è stata valutata complessivamente 9,3 miliardi di dollari). Il CEO di Endeavor, Ari Emanuel, avrà lo stesso ruolo anche nel nuovo gruppo, mentre Vince McMahon, storico capo della WWE, sarà presidente esecutivo del consiglio di amministrazione. A capo delle due leghe ci saranno invece Dana White, già presidente e “uomo immagine” della UFC, e Nick Khan, fin qui amministratore delegato della WWE. Con questo assetto le due leghe continueranno a operare nei loro rispettivi ambiti, ma in un unico gruppo e quindi con maggior collaborazione.

L’operazione è stata ufficializzata a poche ore da Wrestlemania, l’evento annuale più importante della WWE. Per l’azienda la fusione sarà un cambiamento epocale, come ha spiegato McMahon, la figura principale dietro il successo mondiale ottenuto dal wrestling professionistico americano negli ultimi decenni.

McMahon ereditò la WWE (allora WWF) dal padre negli anni Ottanta. La lega era stata fondata negli anni Cinquanta come federazione del wrestling attiva sulla costa orientale tra Washington, New York e Boston. All’epoca infatti il wrestling era già famoso e seguito in tutti gli Stati Uniti, ma non esisteva ancora una vera e propria industria: esistevano invece una trentina di federazioni diverse che si spartivano il territorio nazionale, ognuna delle quali era gestita da promoter locali e aveva i propri personaggi di riferimento.

In questo panorama la WWF si distinse come federazione “dominante” per le risorse messe a disposizione e per la qualità degli spettacoli offerti. Prese definitivamente il sopravvento sulle altre quando, negli anni Ottanta, Vince McMahon sfruttò l’arrivo della televisione via cavo per espandere la WWF negli Stati Uniti. Gli spettacoli iniziarono a essere registrati in sala e poi trasmessi in tutto il paese. In questo modo il pubblico statunitense abituato al wrestling locale scoprì una federazione dagli standard molto più alti e con i personaggi migliori, a partire da André the Giant, il primo grande wrestler di fama mondiale, a cui poi se ne aggiunsero molti altri.

In questo modo l’attuale WWE azzerò progressivamente la concorrenza locale e ora di fatto costituisce un monopolio del wrestling professionistico non solo nazionale, ma globale. Sfrutta inoltre questa grande rilevanza per lanciare i suoi migliori personaggi nel mondo dello spettacolo più tradizionale, come è successo per Hulk Hogan, Dwayne Johnson (The Rock) e John Cena.

La UFC ha avuto un percorso diverso, ma simile nei risultati. Nata come lega piuttosto caotica e sregolata, nei primi Duemila fu rilevata da due fratelli italoamericani, Frank e Lorenzo Fertitta, su suggerimento di Dana White, lo storico presidente. Sotto la loro gestione la lega si diede una regolata, divenne più istituzionale e si organizzò in modo tale da offrire regolarmente i migliori combattimenti di MMA nel miglior contesto possibile. Il grande successo degli ultimi anni è stato possibile invece grazie all’impatto avuto sul pubblico da personaggi come Ronda Rousey e Conor McGregor, che hanno fatto uscire definitivamente l’UFC dalla sua nicchia di appassionati.

Nonostante offrano spettacoli molto diversi, seppur entrambi di lotta (uno finto, l’altro vero), tra WWE e UFC c’è sempre stata una sorta di collaborazione. Mentre l’UFC era in fase di rilancio, per esempio, McMahon accettò la messa in onda dei suoi eventi subito dopo quelli della WWE, e questo ne aiutò notevolmente la diffusione negli Stati Uniti. Diversi atleti sono poi passati da una lega all’altra, come CM Punk e Ronda Rousey, anche più volte nel corso degli anni, come nel caso di Brock Lesnar.

Per McMahon la fusione è arrivata al «momento giusto» anche se, come è stato fatto notare, la sua famiglia non sarà più proprietaria dell’azienda dopo settant’anni. Negli ultimi tempi aveva peraltro dovuto lasciare i ruoli dirigenziali che ricopriva da quasi quarant’anni dopo essere stato accusato di cattiva condotta e molestie sessuali. Dopo una sospensione iniziale, lo scorso luglio li aveva lasciati definitivamente, salvo rimanere azionista di maggioranza. A gennaio era però tornato come presidente del consiglio di amministrazione al posto della figlia Stephanie per seguire la vendita dell’azienda.

Il nuovo gruppo controllato da Endeavor cercherà di «massimizzare il valore dei diritti televisivi combinati, migliorare la monetizzazione delle sponsorizzazioni, sviluppare nuove forme di contenuti e perseguire altre fusioni e acquisizioni strategiche per rafforzare ulteriormente il brand».

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