La nave per il soccorso dei migranti finanziata da Banksy è stata bloccata a Lampedusa

La Louise Michel è ferma nel porto dalla mattina di sabato, per violazione del nuovo codice di condotta del governo

(ANSA / Elio Desiderio)
(ANSA / Elio Desiderio)
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Nelle prime ore di sabato la nave per il soccorso Louise Michel, finanziata dallo street artist Banksy, è stata bloccata nel porto di Lampedusa dopo aver salvato 180 persone in diverse operazioni di soccorso. Le motivazioni del fermo sono state diffuse in un comunicato solo domenica pomeriggio, e riguardano la violazione del nuovo codice di condotta delle navi delle ong approvato dal governo italiano.

Un comunicato della Guardia Costiera italiana diffuso domenica alle 16 dice che la nave non avrebbe rispettato l’indicazione di raggiungere il porto di Trapani data dal ministero dell’Interno dopo un primo soccorso, per andare invece a soccorrere altre imbarcazioni. A detta della Guardia Costiera, queste imbarcazioni stavano già per essere soccorse dai suoi mezzi: nel comunicato si legge che «la non osservanza delle disposizioni ha rallentato il raggiungimento di un porto di sbarco per i migranti salvati nel primo intervento», complicando il lavoro di coordinamento degli altri soccorsi.

La Louise Michel aveva ipotizzato di essere in stato di fermo per una violazione del codice di condotta delle navi delle ong entrato in vigore a gennaio, che prevede nuove e più stringenti regole per i soccorsi in mare. Come aveva fatto notare sul profilo Twitter relativo alla nave, però, a più di 24 ore dal fermo non aveva ancora ricevuto «motivazioni scritte e ufficiali» per spiegare la decisione di bloccarla. Nella nota diffusa dalla Guardia Costiera, si cita esplicitamente il decreto relativo al codice di condotta.

La Louise Michel è nel porto di Lampedusa dalle prime ore di sabato 25 marzo. È stata indirizzata lì delle autorità italiane, dopo i soccorsi successivi all’assegnazione del porto di Trapani. Secondo il comunicato della Guardia Costiera, la prima destinazione (Trapani) è stata quindi modificata con la seconda (Lampedusa) «per motivi di sicurezza e di urgenza».

Il fatto che la nave sia bloccata nel porto di Lampedusa complica molto una situazione particolarmente grave, soprattutto visto l’intensificarsi negli ultimi giorni delle partenze di barche e pescherecci pieni di persone dirette verso l’Italia. Solo nelle ultime ore almeno 29 persone sono morte in due naufragi al largo delle coste tunisine.

La Louise Michel è una ex nave dell’esercito francese, riadattata per fare operazioni di ricerca e soccorso. È lunga 30 metri, deve il suo nome all’anarchica e rivoluzionaria francese Louise Michel e si definisce femminista, antirazzista e antifascista.