Il governo ha approvato un disegno di legge che rende perseguibili d’ufficio tutti i reati in cui ricorra l’aggravante per mafia o terrorismo

Il ministro della Giustizia Carlo Nordio (ANSA/MAURIZIO BRAMBATTI)
Il ministro della Giustizia Carlo Nordio (ANSA/MAURIZIO BRAMBATTI)

Giovedì il governo ha approvato un disegno di legge che rende perseguibili d’ufficio – quindi senza la necessità che venga presentata una denuncia o una querela – tutti i reati in cui ricorra l’aggravante del metodo mafioso o della finalità di terrorismo o di eversione.

Il disegno di legge è stato approvato su proposta del ministro della Giustizia Carlo Nordio, dopo che nelle ultime settimane c’erano state molte polemiche per via di alcune modifiche previste dalla riforma introdotta dall’ex ministra della Giustizia Marta Cartabia e entrate in vigore il primo gennaio.

Le modifiche estendevano il numero dei reati non perseguibili d’ufficio, con l’obiettivo di arrivare a uno snellimento e a una maggiore efficienza della giustizia penale. In molti avevano espresso dubbi su queste modifiche, che rendevano di fatto non perseguibili senza una denuncia diversi reati contro la persona e contro il patrimonio (come sequestro e lesioni) che nei casi in cui ci sia l’aggravante mafiosa spesso non vengono denunciati per il timore di ritorsioni.

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