Donald Trump è stato infine riammesso su Twitter

Lo ha deciso Elon Musk con un sondaggio: in passato però l'ex presidente americano aveva detto di non essere più interessato

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L’account Twitter dell’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump è stato ripristinato dopo quasi due anni di sospensione. Lo ha deciso il nuovo capo di Twitter, l’imprenditore miliardario Elon Musk, che venerdì pomeriggio aveva pubblicato un sondaggio sul suo social network per chiedere agli utenti se secondo loro l’account di Trump dovesse essere riattivato. Dai risultati visibili sulla piattaforma, 15 milioni di utenti avevano risposto e poco più della metà di loro aveva votato per il sì.

Trump era stato bloccato da Twitter, Facebook, Instagram e YouTube a gennaio del 2021, poco dopo l’attacco al Congresso degli Stati Uniti compiuto dai suoi sostenitori. Allora, quando Twitter non era ancora di proprietà di Musk, l’azienda aveva spiegato che Trump aveva violato per più volte le regole imposte dalla piattaforma, che impediscono di incitare alla violenza.

«Il popolo ha parlato», ha scritto Musk in un tweet per giustificare la propria decisione. Lui stesso però non sembra credere molto in questo tipo di sondaggi e in un altro tweet ha dato per scontato che molti dei voti del sondaggio provenissero da bot, cioè sistemi automatici, e non da persone reali. In generale, in passato Musk aveva già detto che se fosse diventato capo di Twitter avrebbe riabilitato l’account di Trump: «Penso che non sia stato giusto bloccare Donald Trump», aveva detto a maggio, «perché questo ha alienato gran parte del paese».

Oltre al suo profilo, negli ultimi giorni Musk aveva annunciato di aver ripristinato altri account che erano stati bloccati dalla precedente gestione di Twitter.

Dopo essere stato sospeso da Twitter, Trump aveva creato una sua piattaforma, TRUTH Social. Alle dichiarazioni di Musk sull’intenzione di riammetterlo sulla piattaforma aveva risposto che anche se questo fosse accaduto lui sarebbe comunque rimasto sul suo social network. Sabato, durante l’incontro annuale della Republican Jewish Coalition, a chi gli aveva chiesto se sarebbe tornato a usare Twitter una volta sbloccato, Trump aveva risposto: «Non ne vedo la ragione». Lo stesso giorno però aveva condiviso il sondaggio di Twitter su TRUTH Social per chiedere ai suoi sostenitori di votare a favore. Nel post aveva scritto: «Votate ora a favore, ma non preoccupatevi, non andiamo da nessuna parte. Truth Social è speciale!».

La decisione di Musk di ripristinare l’account arriva pochi giorni dopo l’annuncio che Trump si candiderà alla presidenza degli Stati Uniti nel 2024. A maggio Musk aveva detto pubblicamente che non avrebbe più votato il Partito Democratico e che avrebbe dato il proprio voto al Partito Repubblicano, quello di Trump.

Da quando è stato ripristinato l’account di Trump su Twitter è passato da 25 milioni a oltre 85 milioni di follower, un numero simile a quello che aveva prima di essere bloccato. Aveva sempre usato questo social network in modo demagogico e populista, riscuotendo in una parte dell’elettorato statunitense la simpatia che aveva portato alla sua vittoria nel 2016. Per ora sul suo profilo Twitter non ha pubblicato niente.

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