A Piombino sono iniziati i lavori per installare il rigassificatore

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Il porto di Piombino dall'alto (Autorità di sistema portuale del mar Tirreno settentrionale)

SNAM, l’azienda che gestisce e distribuisce il gas in Italia, ha iniziato i lavori per installare il rigassificatore di Piombino, una nave che serve a riportare allo stato gassoso il gas naturale liquefatto, in sigla GNL o LNG. La nave, attraccata al porto, immetterà nella rete fino a 5 miliardi di metri cubi di gas in un anno che consentiranno all’Italia di limitare l’acquisto di gas russo. La necessità di trovare nuove forniture di gas in tempi brevi aveva portato il governo Draghi a fare tutto molto in fretta: diversi passaggi tecnici sono stati molto veloci o non sono stati previsti, come la valutazione di impatto ambientale (VIA).

Prima dell’attracco della nave, previsto all’inizio del 2023, va costruita la condotta lunga 8 chilometri che collegherà la nave a una centrale di immissione del gas nella rete nazionale.

I lavori sono iniziati: nei giorni scorsi SNAM ha concluso la bonifica per l’eventuale presenza di ordigni bellici e ha stipato i tubi di acciaio in un capannone in località Montegemoli. Gli scavi per interrare la condotta e per adeguare la banchina del porto partiranno nei prossimi giorni, come ha confermato il sindaco di Piombino Francesco Ferrari, contrario al rigassificatore come la maggior parte degli abitanti. Dopo l’approvazione dell’autorizzazione da parte del commissario straordinario Eugenio Giani, il sindaco ha annunciato che presenterà un ricorso al tribunale amministrativo (TAR): ha tempo fino alla fine del mese per farlo.

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