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Anche Severance , serie tv di quelle incasinate che ci si appassiona a cercare di capire le cose misteriose e intricate e ad aspettare che si spieghino, e poi si resta delusi, ha alcune ottime canzoni e soprattutto un grande uso di Times of your life di Paul Anka. Certo, nessuna puntina appoggiata su un vinile in una serie tv è più la stessa dopo quella della prima puntata della seconda stagione di Lost .
Ieri mi sono distratto ed erano 40 anni dall'indimenticabile concerto dei Genesis alla Festa de l'Unità a Tirrenia.
Negli anni Ottanta, miei piccoli lettori, tra molte band di prolungata popolarità e produzione ce ne furono anche di passeggere, meteore, di enormi successi istantanei e poi scomparse, almeno per il mondo. Tra queste, durò sì un lampo ma con almeno tre canzoni vendutissime e suonatissime nelle radio, una band tedesca che si chiamava Alphaville: il loro pezzo buono in effetti era Big in Japan , ma quello che conobbe più eternità è una cosa micidiale in ogni senso che forse avrete sentito anche voi, miei piccoli lettori: Forever young (titolo di ben altri onori , già un po' rovinato da Rod Stewart ), con cui si ballavano i lenti nelle feste in garage. Ecco, si dà il caso che gli Alphaville abbiano continuato a fare gli Alphaville e siano ancora in circolazione e abbiamo appena fatto delle insopportabili versioni con orchestra di Forever young e di Big in Japan.
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