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  • Giovedì 25 agosto 2022

L’attacco russo alla stazione ferroviaria di Chaplyne, in Ucraina

Sono state uccise almeno 25 persone: è stato compiuto nel giorno in cui si celebrava l’indipendenza ucraina dall’Unione Sovietica

(Ministero della Difesa ucraino)
(Ministero della Difesa ucraino)
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Mercoledì sera l’esercito russo ha compiuto un attacco missilistico contro una stazione ferroviaria della città ucraina di Chaplyne, che si trova nella regione del Dnipropetrovsk, a circa 70 km dall’area occupata dai russi nel sud-est del paese. Secondo quanto riferito dalle autorità ucraine, nell’attacco sono state uccise 25 persone, tra cui un bambino di 11 anni, e 50 sono state ferite. L’attacco è avvenuto nel giorno in cui l’Ucraina celebrava l’indipendenza dall’Unione Sovietica, raggiunta nel 1991.

Non si sa con esattezza quanti missili siano caduti sulla stazione, ma secondo le autorità ucraine almeno un missile avrebbe colpito direttamente una carrozza di un treno che trasportava civili, e altre quattro carrozze sarebbero state raggiunte dalle fiamme.

A dare per primo la notizia dell’attacco è stato in serata il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, nel corso del suo intervento al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Zelensky ha detto che le operazioni di soccorso stanno andando avanti, ma è probabile che il numero dei morti possa salire nelle prossime ore.

Nonostante nel corso dell’invasione dell’Ucraina gli attacchi russi contro i civili siano stati molti, quelli contro le stazioni ferroviarie e i treni sono stati piuttosto rari, dato che i treni vengono usati in molti casi per trasportare aiuti umanitari. L’attacco più violento e letale era stato compiuto ad aprile nella stazione ferroviaria di Kramatorsk, nella regione di Donetsk controllata dalla Russia, nell’est dell’Ucraina. In quel caso erano stati uccisi 60 civili, e più di 100 erano stati feriti.

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