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  • Martedì 2 agosto 2022

In Cile si indaga su un’enorme voragine

Ha un diametro di 25 metri e si è formata vicino a una miniera di rame: per ora se ne sa molto poco

(YouTube)
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Sernageomin, l’ente cileno che si occupa di geologia e attività di estrazione, ha cominciato a indagare su una grossa voragine che si è aperta nel fine settimana nella zona dove si trova una miniera di rame gestita dalla società canadese Lundin Mining. La voragine, che ha forma circolare, un diametro di 25 metri e una profondità di circa 200, si trova nel territorio della miniera sotterranea di Alcaparrosa, vicino a Tierra Amarilla, circa 665 chilometri a nord della capitale Santiago. Al momento sono in corso analisi tecniche per determinare le cause dell’evento e per capire se la sua formazione sia imputabile in qualche misura alle attività di estrazione.

David Montenegro, il direttore di Sernageomin, ha detto che l’agenzia era stata avvisata della formazione della voragine sabato e che aveva subito inviato alcuni esperti sul posto, ordinando la chiusura delle aree di accesso alla zona della miniera a scopo precauzionale. In un comunicato, Montenegro ha fatto sapere che sul fondo della voragine non sono stati trovati materiali, ma solo molta acqua.

La miniera di Alcaparrosa è una delle due miniere del sito di Ojos del Salado, che fanno parte del complesso di estrazione di Candelaria, controllato da Lundin e in percentuale molto inferiore da una società giapponese. Apporta circa il 5 per cento del materiale grezzo lavorato annualmente nel complesso di Candelaria, che secondo dati del governo cileno citati da Bloomberg produce più di 118mila tonnellate di rame ogni anno.

In un comunicato, Lundin ha detto che la voragine non ha creato problemi alle persone che lavoravano nella miniera né alle infrastrutture o alla gente che abita nella zona (l’abitazione più vicina si trova a più di 600 metri e il primo centro abitato a quasi 1 chilometro di distanza). L’azienda ha anche aggiunto di aver bloccato temporaneamente tutte le attività di estrazione, sostenendo che la sospensione dei lavori non avrà alcun impatto sulla produzione annuale del sito. Secondo Lundin, dal momento in cui era stata osservata per la prima volta, la voragine è «rimasta stabile».

Al momento le cause che hanno portato alla formazione della voragine non sono note. Parlando con i giornali locali, il sindaco di Tierra Amarilla, Cristóbal Zúñiga, ha tuttavia mostrato una certa preoccupazione per quello che è successo, chiedendo agli enti statali di chiarire se c’entrino in qualche modo le attività della miniera: «siamo circondati di siti minerari e opere sotterranee, e abbiamo sempre avuto il timore che si verificasse una situazione di questo tipo», ha detto Zúñiga.

L’industria mineraria è estremamente importante per il Cile, che è il primo produttore mondiale di rame e il secondo di litio. Il settore sta attraversando un momento piuttosto complicato per via delle crescenti preoccupazioni sulla tutela dell’ambiente espresse sia dalle comunità rurali che dal mondo politico. La bozza della nuova Costituzione, che dovrà essere approvata tramite voto popolare il prossimo 4 settembre, prevede tra le altre cose una maggiore regolamentazione per le attività di estrazione, per esempio vietandole in prossimità dei ghiacciai, dove si trovano alcune delle miniere di rame più grosse. Lundin, che di recente ha investito un miliardo di dollari per consolidare la propria presenza in Cile, vorrebbe invece espandersi ulteriormente, ha osservato Bloomberg.

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