La Commissione Europea ha denunciato l’Ungheria alla Corte di giustizia dell’Unione Europea per una contestata legge sull’omosessualità approvata nel 2021

Il Pride di Budapest, in Ungheria, nel 2021 (AP Photo/Anna Szilagyi)
Il Pride di Budapest, in Ungheria, nel 2021 (AP Photo/Anna Szilagyi)

La Commissione Europea ha deciso di deferire l’Ungheria alla Corte di giustizia dell’Unione Europea per via della contestata legge approvata nel giugno del 2021 dal governo ungherese che vieta di affrontare temi legati all’omosessualità in contesti pubblici frequentati dai minori, ritenuta da diverse organizzazioni per i diritti umani discriminatoria nei confronti della comunità LGBT+. Il governo ungherese guidato da Viktor Orbán è noto da anni per le sue posizioni omofobe.

Anche secondo la Commissione la legge viola i valori europei ed i diritti fondamentali degli individui. Nel luglio del 2021 la Commissione Europea aveva già avviato contro l’Ungheria una procedura d’infrazione; nei mesi successivi il governo ungherese non aveva fornito risposte giudicate sufficienti dalla Commissione, che quindi ora ha avviato un procedimento legale presso la Corte di giustizia dell’Unione Europea, l’organo che deve garantire il rispetto del diritto nell’interpretazione e nell’applicazione dei trattati fondativi dell’Unione.