Almeno 6 persone sono morte a causa di un crollo sul ghiacciaio della Marmolada

In una giornata caldissima, una grossa porzione si è staccata a oltre tremila metri travolgendo la via normale di salita

Un'immagine del ghiacciaio parzialmente crollato sulla Marmolada (Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico via AP)
Un'immagine del ghiacciaio parzialmente crollato sulla Marmolada (Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico via AP)
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Domenica è crollata una porzione di ghiacciaio sulla Marmolada, il più alto gruppo montuoso delle Dolomiti, in corrispondenza della via normale di salita: 6 persone sono morte, ci sono diversi feriti e non è ancora chiaro se ci siano altri dispersi. Il crollo è avvenuto a oltre tremila metri, dove nella zona le temperature oggi hanno superato i 10 °C, molto superiori alla media per via della prolungata ondata di caldo in corso nel Nord Italia.

Il distacco ha provocato un’enorme frana di ghiaccio e roccia, caduta lungo il percorso della più frequentata via di salita per la Marmolada, che è un massiccio composto da più cime: il blocco si è staccato nei pressi di Punta Rocca (3.309 m), la seconda più alta, raggiunta anche da una funivia. La salita, molto comune tra appassionati di montagna, si sviluppa in un ambiente pericoloso a causa dei possibili crolli di seracchi, le formazioni a torre tipiche dei ghiacciai, che di solito avvengono nelle ore più calde della giornata.

Ci sono state imponenti operazioni di soccorso per evacuare gli altri escursionisti nell’area – 18 in tutto, secondo l’Adige – che però rimane pericolosa per la possibilità di nuovi crolli. Circolano notizie su diversi dispersi, fino a quindici, ma è una stima che per il momento si basa sulle testimonianze di chi era lì e ha contato le cordate sul ghiacciaio in quel momento.

 

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