Altri due cittadini britannici catturati dalle forze russe sono stati accusati di essere mercenari, secondo vari media

Andrew Hill, a sinistra, e Dylan Healy, a destra (via YouTube)
Andrew Hill, a sinistra, e Dylan Healy, a destra (via YouTube)

In Ucraina sono stati catturati, e probabilmente accusati di essere mercenari, due cittadini britannici: Dylan Healy, un cuoco originario di Huntingdon, vicino a Cambridge, che con molte probabilità era in Ucraina a fare volontariato con una missione umanitaria, e Andrew Hill, che si ritiene invece che combattesse con l’esercito ucraino. Healy era stato catturato lo scorso aprile a un checkpoint di soldati russi; Hill, stando a quanto ha detto il ministero della Difesa russo, era stato invece arrestato a Mykolaiv, nell’Ucraina orientale. Secondo vari media russi ripresi da BBC e altri, le accuse di essere mercenari rivolte ai due cittadini britannici sono simili a quelle rivolte il mese scorso ad altri tre cittadini stranieri – due dei quali del Regno Unito – arrestati sempre tra marzo e aprile in Ucraina dalle forze russe.

Ci sono ancora molte cose non chiare: secondo l’agenzia di stampa statale russa TASS, un funzionario anonimo della repubblica autoproclamata di Donetsk, in parte controllata dalle forze russe, ha detto che Healy e Hill verranno processati in quanto mercenari (una classificazione che permetterebbe ai russi di non farli risultare come prigionieri di guerra, che la Convenzione di Ginevra impedisce di perseguire per la partecipazione al conflitto). In secondo luogo, se anche venissero processati, come nel caso dei tre cittadini condannati il mese scorso, il tutto potrebbe succedere in un tribunale non riconosciuto a livello internazionale, all’interno della repubblica autoproclamata di Donetsk, territorio la cui legittimità è riconosciuta solo dalla Russia. Per ora tuttavia non ci sono conferme indipendenti sulle accuse rivolte ai due britannici.

Nel frattempo, il ministero degli Esteri del Regno Unito ha duramente condannato la loro cattura e lo sfruttamento di prigionieri, da parte della Russia, come strumento di pressione politica. Non è da escludere, infatti, che la cattura e le accuse siano un modo per fare pressioni sul Regno Unito e cercare di ottenere concessioni di qualche tipo.

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