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  • Domenica 29 maggio 2022

Con Pisa-Monza finisce la Serie B

L'ultima promozione in Serie A verrà decisa stasera tra la squadra toscana del miliardario russo-americano Alexander Knaster e quella brianzola di Silvio Berlusconi

Luca Marrone e Pietro Beruatto all'andata fra Monza e Pisa (Claudio Grassi/LaPresse)
Luca Marrone e Pietro Beruatto all'andata fra Monza e Pisa (Claudio Grassi/LaPresse)
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Il campionato di calcio di Serie B finisce questa sera con la finale di ritorno dei playoff tra Pisa e Monza (ore 20.30). La terza promozione in Serie A è l’ultima cosa che rimane da decidere in questa stagione, dopo quelle di Lecce e Cremonese, le retrocessioni dirette in Serie C di Pordenone, Crotone e Alessandria e quella del Vicenza, sconfitto ai playout dal Cosenza.

L’anno scorso fu il Venezia ad andare in Serie A tramite i playoff. Quest’anno toccherà a una tra Pisa e Monza, rispettivamente terza e quarta classificata in campionato, ma con gli stessi 67 punti. Nella finale di andata giocata giovedì, il Monza ha vinto 2-1. Stasera si presenterà quindi all’Arena Garibaldi di Pisa con il vantaggio di avere due risultati a disposizione per andare in Serie A per la prima volta nella sua storia. In caso di parità nel risultato complessivo, la partita proseguirà ai supplementari ed eventualmente ai calci di rigore.

In breve tempo Pisa e Monza sono diventate fra le squadre più ambiziose e interessanti del campionato, dopo anni piuttosto complicati segnati da lunghe permanenze nelle serie minori e frequenti difficoltà economiche. A cambiare prospettive a entrambe sono state le due nuove proprietà.

Alexander Knaster, proprietario del Pisa (Alessandro La Rocca/LaPresse)

Da poco più di un anno il Pisa, che in Serie A manca dal 1991, è di proprietà di Alexander Knaster, investitore di cittadinanza britannica, ma nato a Mosca da genitori russi di origini ebraiche, cresciuto negli Stati Uniti e residente a New York. La sua attività principale è rappresentata da un fondo di private equity (Pamplona Capital Management) e il suo patrimonio è stimato in oltre 2 miliardi di dollari.

Inizialmente aveva provato a comprare la Sampdoria, salvo poi passare al Pisa viste le difficoltà incontrate a Genova. «Ciò che mi ha convinto a puntare sul Pisa e non su altre realtà calcistiche sono stati più fattori. Ho trovato una città splendida, una società ben organizzata con persone affidabili che hanno avviato progetti condivisibili e lungimiranti» aveva spiegato lo scorso dicembre.

Dopo il quattordicesimo posto della passata stagione e senza stravolgere l’assetto della società acquistata, la scorsa estate Knaster ha investito 6 milioni di euro per rinforzare la squadra, e sono bastati per avvicinarla alla promozione in Serie A con lo stesso allenatore in carica dal 2018, l’ex calciatore Luca D’Angelo.

La storia recente del Monza, invece, è cambiata radicalmente quattro anni fa. Adriano Galliani, storico ex amministratore delegato del Milan, ha raccontato più volte di come Silvio Berlusconi avesse deciso di tornare nel calcio un anno dopo aver venduto il Milan, club che i due gestirono insieme per trentuno stagioni.

Silvio Berlusconi, proprietario del Monza (Claudio Grassi/LaPresse)

Nell’estate del 2018 Galliani aveva saputo che la vecchia proprietà del Monza stava vendendo la squadra a un non precisato gruppo di investitori statunitensi. Durante un pranzo con i manager del gruppo Fininvest informò di questo Berlusconi, brianzolo come lui, che ci pensò brevemente e poi se ne uscì chiedendo ai suoi ospiti se secondo loro fosse il caso di comprare il Monza. Poi disse a Galliani: «Vai e fai». L’acquisto fu concluso entro sera.

Con Berlusconi e Galliani il Monza ha ottenuto la promozione in Serie B d’ufficio al primo anno, durante la sospensione dei campionati per la pandemia, grazie al primo posto in classifica raggiunto in precedenza. L’anno scorso, al primo tentativo, ha sfiorato la Serie A perdendo i playoff per la promozione in semifinale contro il Venezia.

Galliani ripete che il Monza è «un investimento romantico che però il presidente vuole condurre in un certo modo». L’impressione però è che se dovesse riuscirci, il Monza potrebbe raggiungere un posto stabile in Serie A. Il potenziale del club non è soltanto rappresentato dalla solidità della proprietà, ma anche da un’area urbana che di fatto rappresenta un’estensione di Milano, e che quindi offre un enorme bacino di tifosi e interessi.