Salvini vuole andare in Russia a negoziare la pace

Pur non avendo nessun ruolo nel governo, e Draghi non sembra averla presa bene

Matteo Salvini in visita a Mosca nel 2016 (Lapresse / Stefano Cavicchi)
Matteo Salvini in visita a Mosca nel 2016 (Lapresse / Stefano Cavicchi)
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Sabato mattina il leader della Lega Matteo Salvini ha detto che sta lavorando per organizzare una visita in Russia, per incontrare i membri del governo russo e negoziare la fine della guerra in Ucraina.

Ne ha parlato a Radio 1, confermando quanto nelle ultime ore avevano scritto diversi giornali riportando fonti interne alla Lega. Salvini ha detto però che non ci sono ancora certezze riguardo al suo viaggio: «Sono piccolissimo e faccio quello che posso, mattoncino su mattoncino. Non è un viaggio di piacere in una terra tranquilla in un momento tranquillo. Si fa se serve, ci sono delle richieste che verranno messe sul tavolo, a me interessa che tornino a dialogare parti che si stanno sparando» ha detto Salvini.

La possibilità che Salvini vada in visita a Mosca era stata commentata con toni molto critici da diversi politici nelle scorse ore, anche perché il segretario della Lega non ha nessun ruolo nel governo. Il segretario del PD Enrico Letta l’aveva definita un’iniziativa «strampalata» e aveva commentato sarcasticamente che il leader leghista «va dove gli batte il cuore», facendo riferimento alle sue note posizioni filorusse. Repubblica e Corriere avevano anche scritto, citando fonti interne al governo, che il presidente del Consiglio Mario Draghi sarebbe rimasto stupito e infastidito dalla decisione di Salvini, che non avrebbe informato i vertici delle istituzioni.

Peraltro la visita di Salvini avverrebbe a pochi giorni da un importante colloquio telefonico avuto tra Draghi e il presidente russo Vladimir Putin, in cui tra le altre cose i due avevano discusso della possibilità di trovare una soluzione al blocco del porto di Odessa e di altri porti del Mar Nero imposto dalla Russia, che sta rendendo impossibile l’esportazione via nave di quasi tutto il grano disponibile in Ucraina.

Secondo quanto scrivono i giornali, Draghi considererebbe una visita di Salvini in Russia una «scorrettezza istituzionale», e venerdì sera anche il ministero degli Esteri ha fatto sapere di non aver ricevuto nessuna comunicazione da Salvini.

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Riguardo a queste polemiche riportate dai giornali, sabato mattina Salvini ha risposto dicendo che non vuole andare in Russia a nome del governo, ma a rappresentare «il sentimento della maggioranza degli italiani», e sul fatto che potrebbe essere uno sgarbo a Draghi ha detto che il viaggio sarebbe semmai «un supporto» al presidente del Consiglio: «Draghi ha chiamato l’altro ieri in Russia, il mio è un ribadire e un rafforzare, poi non mi voglio sostituire a niente o nessuno».

Non è chiaro al momento quando Salvini abbia intenzione di andare in Russia: alcuni giornali hanno scritto che starebbe organizzando il viaggio già per domenica 29 maggio, altri che andrebbe il 2 giugno, giorno della Festa della Repubblica in Italia. Non è chiaro nemmeno chi incontrerebbe a Mosca. È comunque improbabile che incontri Putin, che dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina ha ricevuto solo tre rappresentanti di istituzioni estere: il segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres, il cancelliere austriaco Karl Nehammer e il presidente bielorusso Alexander Lukashenko.

Salvini e la Lega hanno da tempo rapporti molto stretti con il governo russo, e in passato il leader leghista aveva espresso grande ammirazione per Putin, anche dopo l’invasione della Crimea e le numerose segnalazioni di violazioni dei diritti umani da parte del presidente russo. Nel 2018 Salvini aveva per esempio fatto gli auguri a Putin per la sua rielezione, mentre in precedenza aveva detto di preferirlo all’allora cancelliera tedesca Angela Merkel e al presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Nel corso di un viaggio a Mosca si era anche fatto fotografare con una maglietta con la foto di Putin, e in più occasioni aveva detto di stimare e rispettare il presidente russo, sostenendo per esempio che avesse dato «ricchezza, prosperità ed orgoglio» alla Russia dopo il periodo sovietico. Negli ultimi anni la Lega aveva inoltre stretto accordi con il partito di Putin, Russia Unita, e rafforzato i propri legami con il paese anche in termini economici.

A inizio marzo Salvini aveva già fatto una “missione” di pace a titolo personale in Polonia, dove aveva incontrato l’ambasciatore italiano Aldo Amati, i rappresentanti di alcune aziende italiane presenti in Polonia e alcuni esponenti della Chiesa. Il viaggio di Salvini aveva ricevuto varie critiche da parte di altri esponenti politici in Italia, che lo avevano considerato un’iniziativa per fare propaganda e riposizionarsi, più che finalizzata a ottenere qualche risultato sul piano umanitario.

Durante quella “missione” Salvini era stato contestato a Przemysl, città della Polonia a pochi chilometri di distanza dal confine ucraino, dove il sindaco gli aveva mostrato la sua t-shirt con Putin indossata anni fa a Mosca, spiegando di non poterlo accogliere e invitandolo ad andare al confine per «condannare» Putin e l’invasione militare della Russia.

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