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  • Giovedì 7 aprile 2022

New York non riesce più a battere Brooklyn, nel basket

L’ultimo confronto tra le due squadre newyorkesi è finito con la settima vittoria consecutiva dei Nets, con una grande rimonta

Spike Lee sconsolato dopo una delle ultime sconfitte dei Knicks (ESPN)
Spike Lee sconsolato dopo una delle ultime sconfitte dei Knicks (ESPN)

Nella notte tra mercoledì e giovedì le due squadre NBA di New York, i Knicks e i Nets, si sono incontrate al Madison Square Garden nel loro quarto e ultimo confronto stagionale. La partita è finita come le ultime sette, ossia con la vittoria dei Brooklyn Nets, questa volta per 110-98. Con questo risultato i Nets, già sicuri di un posto agli spareggi ma alla ricerca di una miglior posizione in classifica, hanno concluso la stagione regolare con un cosiddetto season sweep, cioè senza mai perdere contro i Knicks.

Non è stata solo la sconfitta in sé a pesare, ma il modo in cui è arrivata. All’inizio del terzo quarto i Nets erano in svantaggio di ben 21 punti. Negli ultimi due quarti di partita, però, i Knicks sono pressoché spariti mentre i due campioni dei Nets, Kevin Durant e Kyrie Irving, hanno segnato insieme 56 dei 60 punti realizzati dalla loro squadra nel secondo tempo, contro i 31 dei Knicks.

Va detto che per i Knicks la stagione era già finita. Da undicesima squadra dell’est erano sicuri di non poter partecipare ai playoff nemmeno passando per gli spareggi. Ci si aspettava però una loro reazione in una sfida che sta diventando un classico della NBA da quando i Nets ambiscono al titolo. Il penultimo incontro tra le due squadre newyorkesi era infatti terminato con un’altra vittoria dei Nets arrivata al termine di una rimonta ancora più impressionante.

Lo scorso 17 febbraio, sempre al Madison Square Garden, i Nets avevano vinto 110-107 negli ultimi secondi di partita dopo aver recuperato 28 punti di svantaggio. Quella rimonta aveva fatto ancora più clamore perché i Nets non avevano né Durant né Irving – entrambi rimasti a bordo campo – ed era stata favorita dai 21 punti di un esordiente, il ventenne Cam Thomas, che nell’ultimo quarto era sembrato incontenibile per gli avversari: gli riuscì di tutto.

Quella partita era rimasta famosa anche per l’espressione più che sconsolata del regista Spike Lee, accanito tifoso dei Knicks, che quella sera era come al solito nel suo posto a bordo campo, incredulo per aver visto un risultato svanire in quel modo. Il giorno successivo un altro tifoso dei Knicks, il popolare giornalista televisivo Stephen A. Smith, si era sfogato in diretta su ESPN e aveva invitato Spike Lee a non presentarsi più al Madison Square Garden perché la squadra non lo meritava.

L’ultima sconfitta dei Nets con i Knicks risale al 27 gennaio 2020, tre stagioni fa. Da allora ci sono state solo vittorie, l’ultima delle quali ha permesso alla squadra di Brooklyn di puntare ancora al settimo posto nella classifica dell’est nelle due partite che le rimangono da giocare. Nonostante la stagione regolare non sia andata come previsto, i Nets potranno ancora accedere ai playoff tramite gli spareggi ed eventualmente giocarsela fino in fondo.

Grazie ai buoni risultati degli ultimi anni, inoltre, i Nets continuano a spodestare i rivali dei Knicks, la principale squadra di basket a New York, la più antica, seguita e vincente, che però da anni non riesce ad abbandonare la dimensione di mediocrità in cui è finita nel corso del tempo. I playoff raggiunti la scorsa stagione avevano portato nuovo entusiasmo all’ambiente, che però quest’anno è stato puntualmente deluso dai playoff mancati.

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