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  • Lunedì 4 aprile 2022

Cosa mostrano le foto del massacro di Bucha

Sono estremamente crude e impressionanti, ma raccontano cosa sia l'invasione in Ucraina e smentiscono la propaganda russa

Le mani di un cadavere legate dietro alla schiena con del nastro adesivo. Bucha, Ucraina, 3 aprile 
(AP Photo/ Vadim Ghirda)
Le mani di un cadavere legate dietro alla schiena con del nastro adesivo. Bucha, Ucraina, 3 aprile (AP Photo/ Vadim Ghirda)

Da domenica le principali agenzie giornalistiche internazionali stanno pubblicando le foto di quello che è rimasto a Bucha, una città alla periferia di Kiev dalla quale si è ritirato nei giorni scorsi l’esercito russo: mostrano molti cadaveri ai bordi delle strade, alcuni in stato di decomposizione, diversi con le mani legate dietro la schiena o avvolti in sacchi di plastica e gettati nelle fosse comuni. I primi resoconti dei giornalisti arrivati sul posto e le testimonianze dei sopravvissuti parlano di civili uccisi arbitrariamente mentre attraversavano la strada o andavano a fare la spesa, o con una pallottola in testa dopo essere stati catturati e legati. Ci sono sempre più conferme che a Bucha l’esercito russo abbia massacrato molti civili, in quello che sembra configurarsi come un crimine di guerra, cosa di cui la Russia è già stata accusata da molti leader europei.

Le foto sono molto forti e impressionanti, anche più di quelle viste in queste prime cinque settimane di invasione, e il Post ha scelto di pubblicarle nonostante la loro crudezza perché adatte a raccontare anche visivamente cosa sia la guerra che si sta combattendo in Ucraina, in territorio europeo a poco più di un migliaio di chilometri dall’Italia. Sono immagini che raccontano violenze come non se ne vedevano in Europa da oltre vent’anni, dai tempi delle guerre nella ex Jugoslavia, e suggeriscono che massacri del genere possano facilmente essere stati commessi in altre città ucraine occupate dall’esercito russo.

I racconti di nuove violenze potrebbero emergere man mano che le forze ucraine riprenderanno il controllo delle aree da cui si sta ritirando la Russia, altri potrebbero forse non essere mai documentati con la stessa evidenza, motivo per cui le immagini di Bucha sono particolarmente preziose. L’impressione di alcuni osservatori è che possano rappresentare un momento da prima-e-dopo nell’approccio dei paesi occidentali alla guerra, come hanno suggerito le dichiarazioni di alcuni leader europei che hanno condannato il massacro; ma potrebbero anche cambiare poco, come successo in passato dopo massacri compiuti in altre parti del mondo.

Le immagini di Bucha sono poi importanti perché smentiscono le teorie del complotto diffuse dalla Russia attraverso alcuni canali ufficiali, compresi gli account sui social network di alcune ambasciate, che hanno rilanciato assurde tesi secondo cui i cadaveri ripresi nei video sarebbero in realtà persone in posa. Questa teoria, che si basa su un paio di fotogrammi di uno dei video più circolati, era già stata facilmente smontata dagli analisti che hanno mostrato come i presunti movimenti dei cadaveri individuati dalla propaganda russa fossero semplicemente dovuti a goccioline di pioggia sulle lenti o a banali effetti ottici.

Le foto dei reporter sono molto crude e qualche lettore e lettrice potrebbe trovarle disturbanti e troppo impressionanti. Si possono vedere qui.