L’attacco russo a Odessa

Finora l'importante città ucraina sul mar Nero era stata risparmiata dai combattimenti più intensi: nel frattempo i russi continuano a ritirarsi dalla regione di Kiev

Il fumo delle esplosioni a Odessa (AP Photo/Petros Giannakouris)
Il fumo delle esplosioni a Odessa (AP Photo/Petros Giannakouris)

Domenica mattina si sono sentite diverse forti esplosioni a Odessa, il più importante centro portuale che in queste settimane si era preparata a lungo per un attacco russo. Un consigliere del ministro dell’Interno ucraino, Anton Herashchenko, ha detto che si è trattato di un attacco aereo russo, e che alcuni dei missili sono stati abbattuti dalla contraerea ucraina. Al momento non si hanno notizie di feriti o morti.

Domenica le autorità ucraine e diversi leader europei hanno accusato l’esercito russo di aver massacrato i civili a Bucha, una cittadina a nord ovest di Kiev da cui la Russia si era ritirata venerdì. Il ministero della Difesa ucraino ha pubblicato un video molto forte che mostra una strada con diversi cadaveri, sostenendo che i civili siano stati uccisi «arbitrariamente», alcuni con le mani legate dietro la schiena. La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha detto di essere «scioccata» dai resoconti del massacro, chiedendo un’indagine indipendente e sostenendo che «chi ha perpetrato crimini di guerra sarà ritenuto responsabile». La Russia ha negato il massacro, sostenendo che i video siano falsi.