Lo scrittore Cormac McCarthy a New York nel 2009 (AP Photo/Evan Agostini)

In autunno usciranno due romanzi di Cormac McCarthy

16 anni dopo "La strada": parlano di un fratello e una sorella, che è la prima protagonista donna del grande scrittore americano

Il prossimo autunno usciranno negli Stati Uniti due nuovi romanzi dello scrittore americano Cormac McCarthy: si intitolano The Passenger e Stella Maris e saranno pubblicati dalla casa editrice Alfred A. Knopf a un mese di distanza, rispettivamente il 25 ottobre e il 22 novembre, e poi in un cofanetto insieme il 6 dicembre, in vista delle feste di Natale. In Italia usciranno per Einaudi nel 2023 e saranno tradotti da Maurizia Balmelli, già traduttrice di Suttree, il romanzo semi-autobiografico dello scrittore.

McCarthy, che ha 88 anni, è considerato tra i più grandi scrittori americani viventi ed è noto soprattutto per Non è un paese per vecchi, adattato al cinema dai fratelli Coen, e per La strada, diventato anche un film diretto da John Hillcoat, con protagonista Viggo Mortensen.

La strada, una storia post-apocalittica sulla lotta per la sopravvivenza di un padre e un figlio uscita nel 2006, ha vinto il premio Pulitzer per la narrativa e ha fatto conoscere McCarthy al grande pubblico (soltanto in Italia ha venduto 300mila copie); è l’ultimo romanzo che ha pubblicato, 16 anni fa. Da allora sono uscite più volte notizie su un lungo romanzo che stava scrivendo che si sarebbe chiamato The Passenger, e che per questo era molto atteso.

I due libri raccontano la storia dei fratelli Bobby e Alicia Western, legati da un rapporto ossessivo e dal peso della figura paterna, un fisico che aveva contribuito a sviluppare la bomba atomica.

The Passenger è lungo circa 400 pagine, è ambientato nel 1980 a New Orleans, in Louisiana, ed è incentrato su Bobby Western, un sommozzatore che, nell’esplorare i resti di un aereo precipitato al largo del Mississippi, scopre che sono scomparsi la scatola nera, la borsa del pilota e il corpo di uno dei passeggeri. Il mistero dell’aereo finisce per assorbirlo mentre riaffiorano i ricordi tormentati del padre e della sorella.

Stella Maris invece è dedicato ad Alicia Western; la vicenda si svolge otto anni prima, nel 1972, in una clinica psichiatrica in Wisconsin dove alla ragazza, una ventenne dottoranda in Matematica, viene diagnosticata la schizofrenia. Il volume è lungo 200 pagine ed è la trascrizione delle sedute tra Alicia e l’analista: «è un formato che permette a Cormac di esplorare le ossessioni di Alicia che, da quel che capisco, sono le stesse ossessioni di Cormac. È un libro di idee», ha spiegato Jenny Jackson, sua editor da Knopf.

I due libri sono lontani dai temi e dalle ambientazioni per cui McCarthy è noto, come gli Stati Uniti del Sud e dell’Ovest, la violenza, la vendetta, l’ineluttabilità del male e il conflitto tra l’individuo e la repressione dell’autorità: qui, scrive il New York Times, «il tema è più cerebrale: la storia della matematica e della fisica, la natura della realtà e della coscienza, se religione e scienza possano coesistere, e la relazione tra genio e follia»; come ha detto anche l’editrice di Knopf, Reagan Arthur, «esplora elementi di filosofia e alcune delle grandi questioni della vita in modo più diretto».

È anche la prima volta che McCarthy sceglie una protagonista donna. Nel 2009, parlando del suo prossimo romanzo, aveva raccontato al Wall Street Journal che «questo lungo libro parla soprattutto di una donna. […] Era da 50 anni che avevo in mente di scrivere di una donna. Non sarò mai abbastanza competente per farlo ma a un certo punto bisogna anche provare». In quella stessa intervista McCarthy aveva raccontato che il libro era «ambientato quasi tutto a New Orleans attorno al 1980. Parla di un fratello e di una sorella. Il libro inizia con lei che si è suicidata e racconta di come lui affronti la situazione. Lei è una ragazza interessante».

Da quell’intervista il libro divenne noto come “il romanzo di New Orleans” e McCarthy alluse alla sua lavorazione più volte fino a quando nel 2015 venne organizzata una lettura pubblica di alcuni brevi stralci in sua presenza. Si tenne al Lensic di Santa Fe, in New Mexico, organizzato dal Santa Fe Institute, un ente di ricerca di cui lo scrittore fa parte, e fece pensare che la pubblicazione fosse imminente. Da allora però sono passati sette anni, durante i quali McCarthy ha scritto la sceneggiatura di The Counselor – Il procuratore, un film diretto da Ridley Scott nel 2013, e un saggio sul linguaggio pubblicato nel 2017 sulla rivista scientifica Nautilus.

All’epoca, in realtà, aveva già consegnato a Knopf la bozza completa di Stella Maris e in parte di The Passenger: l’editore è riuscito a preservarle da fughe di notizie e furti di manoscritti per tutto questo tempo.

Knopf ha dovuto anche decidere come pubblicare i romanzi: se in un unico volume, in due volumi diversi ma nello stesso giorno o a un anno di distanza. Alla fine si è deciso di pubblicarli separatamente a un mese di distanza per «consentire ai lettori di leggere ognuno ma anche garantire la soddisfazione di comprendere le corrispondenze tra i due», ha spiegato l’editrice Arthur al New York Times.

Ognuno verrà stampato in copertina rigida con una tiratura iniziale di 500mila copie, mentre il cofanetto che uscirà a dicembre ne avrà 50mila. Anche le copertine sono state disegnate dal grafico Chip Kidd in modo da richiamarsi l’una con l’altra.

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