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  • Lunedì 24 gennaio 2022

L’esercito del Burkina Faso ha destituito il presidente Roch Kaboré

Ha sciolto governo e parlamento e ha chiuso i confini: domenica c'erano state violente proteste nella capitale Ouagadougou

Soldati sparano in aria nei pressi di Ouagadougou, capitale del Burkina Faso (AP Photo/Sophie Garcia)
Soldati sparano in aria nei pressi di Ouagadougou, capitale del Burkina Faso (AP Photo/Sophie Garcia)

L’esercito del Burkina Faso, paese dell’Africa occidentale con circa 21 milioni di abitanti, ha dichiarato di aver destituito il presidente Roch Kaboré, di aver sospeso la Costituzione, sciolto governo e Assemblea nazionale e chiuso i confini.

L’annuncio è stato firmato dal tenente colonnello Paul-Henri Sandaogo Damiba, leader dei golpisti, ed è stato letto alla televisione di stato da un ufficiale a nome del Movimento patriottico per la salvaguardia e la restaurazione (MPSR), un movimento nuovo e mai sentito prima, scrive Al Jazeera: «Il Movimento, che include tutti i settori dell’esercito, ha deciso oggi di destituire il presidente Kaboré», ha spiegato l’ufficiale. Ha parlato del deterioramento della situazione politica del paese e dell’incapacità di Kaboré di rispondere efficacemente ai molti problemi che il Burkina Faso deve affrontare.

La giunta ha anche detto che il colpo di stato è avvenuto «senza violenza», che le persone arrestate si trovano in un luogo sicuro e che a breve sarà comunicato un calendario «accettabile per tutti» per organizzare nuove elezioni.

Nelle scorse ore era circolata la notizia che alcuni soldati avevano arrestato il presidente dopo aver fatto irruzione nella sua residenza nella capitale Ouagadougou. L’arresto di Kaboré, che ha 64 anni ed è presidente dal 2015, era avvenuto dopo le violente proteste di domenica vicino al palazzo presidenziale, a cui avevano partecipato centinaia di persone chiedendo le dimissioni del presidente. Kaboré era accusato di non fare abbastanza per contrastare il terrorismo islamico nel paese. Alle proteste si erano uniti anche alcuni soldati, che avevano sparato colpi d’arma da fuoco in aria.

Inizialmente il governo aveva detto che il presidente era al sicuro, ma lunedì mattina diverse fonti militari e diplomatiche del Burkina Faso avevano confermato il suo arresto da parte dei soldati.