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  • Sabato 1 gennaio 2022

La Salernitana ha trovato infine un acquirente

Nell'ultimo giorno disponibile per non restare esclusa dalla Serie A è stata accettata l'offerta dell'imprenditore Danilo Iervolino

Danilo Iervolino, futuro presidente della Salernitana (ANSA/CESARE ABBATE)
Danilo Iervolino, futuro presidente della Salernitana (ANSA/CESARE ABBATE)

A pochi minuti dalla mezzanotte del 31 dicembre la società fiduciaria che gestisce la squadra di calcio della Salernitana è riuscita a trovare un acquirente del club ed evitare così che venisse esclusa dal campionato di Serie A. Se fosse passata la mezzanotte, sarebbe scaduto il termine fissato la scorsa estate entro il quale la società doveva cedere le sue quote a terzi. Stava avendo difficoltà a trovare un acquirente che fornisse garanzie economiche adeguate, ma alla fine è stata accettata l’offerta dell’imprenditore napoletano Danilo Iervolino, fondatore dell’Università Telematica Pegaso.

La Salernitana si trovava in questa situazione per via dell’intricata vicenda relativa alla sua proprietà. Fino alla sua promozione in Serie A avvenuta la scorsa stagione, i proprietari del club erano stati Claudio Lotito, già presidente della Lazio, e suo cognato Marco Mezzaroma. Le regole della FIGC vietano però che squadre sotto la stessa proprietà partecipino allo stesso campionato, come sarebbe successo con Lazio e Salernitana, perciò in estate Lotito e Mezzaroma avevano trasferito le loro quote a una società fiduciaria appositamente creata, il trust che ha concluso l’operazione con Iervolino.

L’ufficialità arriverà lunedì, dopo le verifiche necessarie, ma intanto è stata inviata alla FIGC (la federazione che gestisce i campionati di calcio in Italia) la proposta vincolante di acquisto, presentata la mattina del 31 dicembre da Iervolino. La Gazzetta dello Sport scrive che l’investimento iniziale di Iervolino è stato di poco inferiore ai venti milioni di euro.

A giugno la FIGC aveva ammesso la Salernitana in Serie A a patto che il trust vendesse tutte le sue quote entro il 31 dicembre. Da allora Paolo Bertoli e Susanna Isgrò, i cosiddetti trustee che amministrano la società fiduciaria, non erano riusciti a trovare acquirenti in grado di soddisfare le garanzie richieste, e si era quindi arrivati all’ultimo giorno utile per evitare che la squadra venisse esclusa dal campionato.

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