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  • Venerdì 31 dicembre 2021

La Salernitana deve trovare un acquirente entro oggi

Ha tempo fino a mezzanotte: se non ci riuscirà, verrà esclusa dal campionato di Serie A

Riccardo Gagliolo e Francesco Di Tacchio della Salernitana festeggiano la vittoria contro il Genoa, lo scorso 2 ottobre (Francesco Pecoraro/Getty Images)
Riccardo Gagliolo e Francesco Di Tacchio della Salernitana festeggiano la vittoria contro il Genoa, lo scorso 2 ottobre (Francesco Pecoraro/Getty Images)

Entro la mezzanotte di oggi, 31 dicembre, la squadra di calcio della Salernitana dovrà trovare un acquirente o verrà esclusa dal campionato di Serie A. Il termine era stato fissato la scorsa estate al momento della sua promozione dalla Serie B. All’epoca la Salernitana aveva due proprietari, Claudio Lotito (attraverso il figlio Enrico, intestatario) e Marco Mezzaroma: uno già proprietario della Lazio, l’altro suo cognato. Le regole della FIGC, la federazione che gestisce i campionati di calcio in Italia, vietano però che due o più squadre sotto la stessa proprietà partecipino allo stesso campionato, come sarebbe successo con Lazio e Salernitana.

Le norme vietano anche che il proprietario di una squadra passi le sue quote a un parente: questo aveva escluso da ogni ruolo Mezzaroma, il figlio di Lotito e ogni altro componente delle loro famiglie. Lotito e Mezzaroma avevano quindi trasferito le loro quote a un trust, una società fiduciaria appositamente creata, e a giugno la FIGC aveva ammesso la Salernitana in Serie A a patto che il trust vendesse tutte le sue quote entro il 31 dicembre. Da giugno ad oggi, però, gli amministratori del trust non sono riusciti a trovare acquirenti in grado di soddisfare le garanzie richieste, e si è quindi arrivati all’ultimo giorno utile per evitare che la squadra venga esclusa dal campionato.

Nelle scorse settimane gli altri diciannove club della Serie A avevano trovato un accordo per concedere altro tempo per la vendita, almeno fino al termine della stagione, ed evitare così di delegittimare il campionato. Questa proposta era stata discussa il 21 dicembre dal Consiglio federale della FIGC, che aveva però deciso di respingerla ribadendo che il 31 dicembre è la data ultima per vendere la Salernitana.

«Non è possibile oggi continuare a discutere su come una realtà di questo tipo non abbia offerte. C’è qualcosa che non va e spetta ai trustee [cioè agli amministratori del trust che sta gestendo la Salernitana, ndr] risolvere. Io posso dare alla città una grande speranza, ma non ho fatto alcuna promessa. Sto semplicemente mantenendo una linea di coerenza, non mando la federazione al massacro», aveva detto in quell’occasione il presidente della FIGC, Gabriele Gravina.

Secondo i quotidiani sportivi al momento ci sarebbero tre offerte valutate dal trust amministratore della Salernitana: una collaborazione guidata dagli imprenditori campani Domenico Cerruti e Francesco Agnello; un’offerta dell’imprenditore cinematografico Francesco Di Silvio, sostenuto dal fondo lussemburghese “Toro Capital” e rappresentato dall’advisor finanziario “Console & Partners”; e un’offerta presentata da due professionisti di Salerno, l’avvocato Michele Tedesco e il notaio Roberto Orlando.

Se il trust dovesse accettare una di queste offerte, entro la mezzanotte di oggi dovrà inviare alla FIGC una PEC (messaggio di posta elettronica certificata) con il contratto preliminare firmato e le garanzie bancarie per completare la trattativa. Come da regolamento, la FIGC concederebbe una proroga di 45 giorni per finalizzare la vendita della società. Se invece l’offerta non dovesse arrivare, dal 1º gennaio la Salernitana verrebbe ufficialmente esclusa dalla Serie A. A quel punto tutti i risultati ottenuti dalla Salernitana o contro la Salernitana verrebbero annullati: tutte le squadre che avevano vinto o pareggiato una partita contro la Salernitana perderebbero i punti guadagnati, e la classifica cambierebbe di conseguenza.