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  • Lunedì 1 novembre 2021

«Non lo penso, lo so»

Il presidente francese Emmanuel Macron ha accusato il primo ministro australiano di avergli mentito sulla questione dei sottomarini nucleari

Il presidente francese Emmanuel Macron durante il G20 a Roma, domenica 31 ottobre (AP Photo/ Domenico Stinellis)
Il presidente francese Emmanuel Macron durante il G20 a Roma, domenica 31 ottobre (AP Photo/ Domenico Stinellis)

Domenica, durante il G20 di Roma, il presidente francese Emmanuel Macron ha detto esplicitamente che il primo ministro australiano Scott Morrison gli aveva mentito sulla questione dei sottomarini nucleari, che è stata al centro di grandi discussioni e tensioni diplomatiche tra vari paesi per via di un recente patto militare per il contenimento della Cina. Il patto era stato firmato a metà settembre da Australia, Regno Unito e Stati Uniti ed era stato criticato in particolare dalla Francia, che a causa del patto aveva perso un’importante commessa di sottomarini militari da parte dell’Australia.

Il  governo francese al tempo aveva definito la firma dell’accordo un tradimento della fiducia e «una pugnalata alle spalle».

Nel fine settimana Macron e Morrison si sono incontrati in occasione del vertice G20 a Roma, per la prima volta da quando si erano accese le tensioni diplomatiche relative al patto militare. Quando un giornalista gli ha chiesto se pensava che il primo ministro australiano gli avesse mentito, il presidente francese ha risposto: «Non lo penso, lo so».

Parlando con un gruppo di giornalisti australiani, Macron ha spiegato di avere «molto rispetto e molta amicizia per la vostra gente. Dico solo che quando c’è il rispetto bisogna essere sinceri e comportarsi in maniera giusta e coerente con questi valori».

Il patto militare AUKUS (che è un acronimo dei paesi firmatari) aveva come principale obiettivo quello di dotare l’Australia di una flotta di sottomarini a propulsione nucleare. Ma per avviare un programma di costruzione di sottomarini nucleari – che impiegano tecnologie sofisticate ed esclusive e sono tra le armi più costose al mondo – l’Australia aveva rescisso unilateralmente un contratto di fornitura di sottomarini tradizionali da più di 50 miliardi di euro firmato proprio con la Francia.

Al danno economico si era aggiunta anche una certa umiliazione diplomatica: gli Stati Uniti avrebbero infatti comunicato al governo francese che intendevano dotare l’Australia di sottomarini nucleari (e dunque che il contratto francese sarebbe stato cancellato) soltanto poche ore prima dell’annuncio pubblico.

In una successiva conferenza stampa, sempre a Roma, Morrison ha detto di non aver mentito, aggiungendo di aver spiegato a Macron in una precedente occasione che i sottomarini tradizionali forniti dalla Francia non si adattavano più alle esigenze dell’Australia.

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