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  • Giovedì 28 ottobre 2021

Da oggi è più facile prendere in prestito gli ebook

MLOL, la piattaforma usata dalle biblioteche, ha semplificato la procedura per scaricarli

Un e-reader Tolino (Jens Kalaene/dpa-Zentralbild/ZB, ANSA)
Un e-reader Tolino (Jens Kalaene/dpa-Zentralbild/ZB, ANSA)

Nei primi dieci mesi del 2019 erano stati un po’ meno di 630mila gli ebook presi in prestito dalle biblioteche italiane attraverso la piattaforma MLOL. Nei primi mesi del 2021 invece sono stati quasi 1,2 milioni. A causa della pandemia le biblioteche sono dovute rimanere chiuse a lungo, ma al contempo molte persone in più hanno imparato a usare le forme digitali di prestito bibliotecario, che oltre agli ebook riguardano anche giornali e audiolibri.

«Sono stati cinque anni di crescita in uno», ha raccontato Giulio Blasi, amministratore delegato della società che gestisce MLOL. Le persone che usano la piattaforma – la più usata dalle biblioteche italiane, anche se non l’unica – sono oggi più di 1,6 milioni: da gennaio se ne sono aggiunte circa 200mila, dopo le più di 300mila del 2020. Altre potrebbero trovarsi bene a farlo da oggi: da qualche ora MLOL ha introdotto una nuova tecnologia che semplifica il processo di prestito – finora un po’ laborioso, bisogna dire – e non obbliga per forza gli utenti ad avere un account di Adobe, l’azienda che produce programmi usatissimi come Photoshop.

Fino a ieri per prendere in prestito i libri attraverso MLOL era infatti necessario passare in qualche modo dall’applicazione per la lettura di ebook Adobe Digital Editions. Questo programma è legato a uno dei più diffusi sistemi per la difesa del diritto d’autore, i cosiddetti DRM (da Digital Rights Management), che fanno sì che gli ebook non possano essere copiati o cambiati di formato, oltre che resi disponibili per più di due settimane.

Da anni nel mondo delle biblioteche si discute dei problemi al DRM di Adobe, che oltre a obbligare gli utenti a una seconda registrazione (in aggiunta a quella su MLOL) che segue proprie regole di privacy, causa altri guai perché da tempo Adobe ha smesso di aggiornare Digital Editions. Il più grosso di questi problemi, segnalato a MLOL da quasi due anni e in migliaia di occasioni, impedisce la lettura di ebook in formato EPUB3 (il più recente) sugli e-reader.

Anche per via del disinteresse di Adobe a risolvere questi problemi nell’esperienza degli utenti, MLOL ha cercato una forma di DRM alternativa e ha scelto quella di EDRLab, un’organizzazione non profit di cui fanno parte anche importanti biblioteche pubbliche europee. Si chiama Readium LCP ed è una tecnologia open source, cioè con codice pubblico, non richiede ulteriori registrazioni e non dà problemi con gli EPUB3. È già usata da anni in Germania, che è il paese europeo in cui si prendono in prestito più libri, sia di carta che digitali (nel 2019, quindi prima della pandemia, gli ebook presi in prestito nelle biblioteche tedesche erano stati 30,6 milioni), ma anche in Francia e in Canada.

Readium LPC ha un solo problema, o meglio: molti e-reader hanno un problema con Readium LPC, cioè non sono compatibili con questa tecnologia. Per questo MLOL continuerà a prestare ebook anche col DRM Adobe, almeno fino a che le cose non cambieranno.

Sulla base di un sondaggio fatto qualche mese fa, il 42,5 per cento dei suoi utenti usa un e-reader per leggere ebook, contro il 44,2 per cento che usa uno smartphone o un tablet e il 13,3 per cento che usa un computer. Readium LPC è in realtà compatibile con gli e-reader Tolino, ma non con quelli Kobo, che sono i più diffusi tra le persone iscritte a MLOL. «Sappiamo che nei progetti di Kobo ci sono aggiornamenti per rendere gli e-reader compatibili con LPC», spiega Blasi, «ma non si sa quando sarà». (Con gli e-reader Kindle invece non si possono proprio prendere libri in prestito, perché Amazon ha un proprio DRM.)

Per chi non ha mai usato MLOL
La prima cosa da fare per prendere in prestito degli ebook è verificare se la biblioteca a cui si è iscritti dà accesso diretto ai servizi di MLOL (c’è un elenco qui, in basso) oppure iscriversi a una di quelle che permettono l’iscrizione online (elencate più in alto): sono più di 7mila le biblioteche che usano la piattaforma MLOL. Alcune biblioteche accettano anche l’iscrizione di chi non è residente nel comune di appartenenza. Per quanto riguarda le biblioteche scolastiche legate alla rete, sono elencate in quest’altra pagina.

Se si vuole leggere usando un computer (anche con sistema operativo Linux) o dispositivi mobili con iOS o Android, bisogna scaricare la app MLOL Reader. Poi basta entrare nella app col proprio account, inserendo il sistema bibliotecario a cui si è iscritti (ad esempio, Sistema bibliotecario di Milano), il proprio nome utente e la password.

Una volta fatti questi passaggi resta quasi solo da scegliere il libro da prendere in prestito (che dalla app per computer si può anche far leggere ad alta voce da una sintesi vocale), come mostrato da questo video tutorial.

Le cose sono un po’ più complicate per chi ha un e-reader, perché i passaggi da fare per ottenere un ebook sono due: prima bisogna scaricarlo sul proprio computer e poi da lì passarlo sull’e-reader. Se si ha un Kobo tale passaggio avviene attraverso Adobe Digital Editions: è un po’ più laborioso, le istruzioni sono qui.

Gli ebook presi in prestito attraverso MLOL si possono “tenere” quanto si vuole se sono liberi da diritti, 14 giorni se invece sono coperti dal diritto d’autore. Nella maggior parte dei casi, sulla base di un accordo tra diverse case editrici e biblioteche sul tema del prestito degli ebook, se qualcun altro sta leggendo l’ebook a cui si è interessati non si può prenderlo in prestito. Sempre più case editrici stanno abbandonando questo modello e non pongono limiti al numero di persone che possono leggere contemporaneamente un ebook di una biblioteca (pay per loan), pur mantenendo la durata massima di prestito di 14 giorni: tuttavia molte biblioteche preferiscono il modello più simile al prestito tradizionale.