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  • Venerdì 27 agosto 2021

Cosa sappiamo sull’attentato a Kabul

Fonti del ministero della Sanità afghano parlano di almeno 170 morti: e c'è ancora il rischio di nuovi attacchi

Feriti afghani in un ospedale di Kabul dopo l'attentato (AP Photo/Mohammad Asif Khan)
Feriti afghani in un ospedale di Kabul dopo l'attentato (AP Photo/Mohammad Asif Khan)

Giovedì pomeriggio c’è stato un grosso attentato nei pressi dell’aeroporto di Kabul, in Afghanistan, dove da giorni sono in corso le evacuazioni degli occidentali e degli afghani che negli anni scorsi hanno collaborato con loro. Secondo un funzionario del ministero della Sanità afghano che ha parlato con CBS nell’attentato sono morte almeno 170 persone. Il dipartimento della Difesa statunitense ha fatto sapere che sono stati uccisi anche 13 militari statunitensi: è l’attentato più grave avvenuto negli ultimi dieci anni contro soldati statunitensi in Afghanistan. Ci sono anche decine di feriti. L’attentato è stato rivendicato quasi subito dall’ISIS-K, la divisione afghana dell’ISIS, o Stato Islamico, nemica dei talebani e di al Qaida.

A Kabul sono rimasti pochi giornalisti occidentali e ancora a molte ore di distanza le notizie rimangono confuse e frammentate.

Non è ancora chiara, per esempio, la dinamica dell’attacco. Il New York Times parla di «almeno due attentatori suicidi», il Guardian di «due attentatori suicidi e una persona che ha usato un’arma da fuoco». Nel comunicato di rivendicazione pubblicato dalla sua agenzia semi-ufficiale, lo Stato Islamico ha parlato di un solo attentatore.

Attenzione: nel video qui sotto le immagini sono piuttosto forti

L’attacco è avvenuto intorno alle 18 ora locale, quando in Italia erano le 15.30. Una prima esplosione ha colpito Abbey Gate, un accesso situato nella parte orientale dell’aeroporto. Subito dopo ce n’è stata un’altra nei pressi del Baron Hotel. In entrambi i posti nei giorni scorsi si erano creati notevoli assembramenti di persone in attesa di poter entrare nell’aeroporto. Al momento dell’esplosione erano presenti anche diversi membri dei talebani: secondo fonti di al Jazeera 28 di loro sono morti nell’attentato.

Nei minuti successivi all'attentato, diverse testimonianze hanno descritto una situazione caotica. Un uomo afghano che si trovava sul posto e ha parlato col Wall Street Journal racconta di avere soccorso una bambina: «Credo sia morta, ora». «Ho visto corpi di donne, uomini e bambini sparsi ovunque dopo l'esplosione», ha raccontato un altro testimone al New York Times.

Giovedì sera il presidente statunitense Joe Biden ha condannato l'attentato e ha spiegato che gli Stati Uniti «daranno la caccia e la faranno pagare» al gruppo che ha organizzato l'attacco.

Già giovedì mattina Stati Uniti e Regno Unito avevano invitato i propri cittadini a rimanere lontani dall’aeroporto, per l’alto rischio di attentati da parte dell’ISIS-K. Negli ultimi anni l’ISIS-K si è reso responsabile di attacchi estremamente violenti in Afghanistan, ed è considerato un gruppo nemico sia dei talebani sia di al Qaida. Dopo l'attacco, l'esercito statunitense ha spiegato che la minaccia di nuovi attentati dell'ISIS-K rimane alta, e che le forze statunitensi stanno collaborando con i talebani per ridurre il rischio di nuove violenze.