• Sport
  • Lunedì 26 luglio 2021

Cos’è successo lunedì a Tokyo

Ci sono state quattro medaglie italiane, una sorpresa nel nuoto, grande spettacolo nel basket e molta gioventù nello skateboard

L'australiana Ariarne Titmus e la statunitense Katie Ledecky dopo la finale dei 400 metri stile libero. (AP Photo/Martin Meissner)
L'australiana Ariarne Titmus e la statunitense Katie Ledecky dopo la finale dei 400 metri stile libero. (AP Photo/Martin Meissner)

Lunedì alle Olimpiadi di Tokyo sono arrivate quattro medaglie per l’Italia, due d’argento e due di bronzo, e c’è stata una grossa sorpresa nel nuoto. Nello skateboard c’è stato il podio più giovane della storia delle Olimpiadi, senza però che nessuna delle atlete premiate fosse la più giovane in assoluto di sempre. Nel basket invece lo sloveno Luka Doncic ha iniziato a far vedere cose incredibili e potrebbe diventare uno dei protagonisti di questi giochi.

Il catanese Daniele Garozzo è arrivato fino alla finale nel fioretto individuale, ma ha perso per 15 a 11 contro Cheung Ka Long, schermidore di Honk Kong. Garozzo ha avuto alcuni problemi muscolari alla coscia destra durante l’incontro, e non è riuscito a difendere il titolo di campione olimpico che aveva ottenuto a Rio de Janeiro nel 2016. L’Italia non vincerà quindi nessuna medaglia d’oro nel fioretto individuale a queste Olimpiadi: domenica Alice Volpi era uscita in semifinale (e aveva poi perso la finale per il bronzo). Rimane il fioretto a squadre, maschile e femminile.

Nel nuoto l’americana Katie Ledecky, la più forte nuotatrice in attività, ha vinto soltanto l’argento nei 400 metri stile libero. È una notizia perché Ledecky non aveva mai perso una gara individuale alle Olimpiadi, e detiene il record mondiale nei 400 metri stile libero, disciplina nella quale nel 2016 aveva vinto l’oro a Rio con uno spaventoso distacco di 5 secondi. Ledecky è stata per tutta la gara davanti, ma all’ultimo è stata superata dalla ventenne australiana Ariarne Titmus, che aveva già vinto ai Mondiali del 2019 e che le era rimasta sempre affiancata. Titmus è una grande promessa del nuoto, e già negli scorsi mesi aveva fatto vedere dei tempi che suggerivano potesse dare filo da torcere a Ledecky.

La portata del risultato di Titmus è probabilmente resa efficacemente dall’esultanza del suo allenatore.

Un altro risultato notevole è arrivato nello “street” dello skateboard, la gara che consiste in una serie di acrobazie in un parco con rampe, ringhiere, muretti, scale e altre strutture simili.

Complessivamente, le tre atlete salite sul podio della competizione femminile avevano soltanto 42 anni. L’oro l’ha vinto la giapponese Momiji Nishiya, che per un mese sarà ancora 13enne ed è diventata la seconda più giovane vincitrice nella storia delle Olimpiadi, dietro alla tedesca Marjorie Gestring che vinse nei tuffi a Berlino nel 1936, quando era un paio di mesi più giovane di Nishiya. Seconda è arrivata la 13enne brasiliana Rayssa Leal, terza la 16enne giapponese Funa Nakayama.

Il Kosovo ha vinto la sua seconda medaglia d’oro, nel judo, così come era successo con la prima: Nora Gjakova ha battuto in finale la francese Sarah Leonie Cysique nella categoria 57 kg. Il Kosovo è passato quindi davanti all’Italia nel medagliere, in ottava posizione.

Nel nuoto sono arrivate nella notte due medaglie italiane: Alessandro Miressi, Thomas Ceccon, Lorenzo Zazzeri e Manuel Frigo hanno vinto l’argento nella staffetta maschile 4×100 stile libero, che con 3 minuti e 10,11 secondi sono arrivati dietro alla squadra statunitense, che ci ha messo 3 minuti e 8,97 secondi. Nicolò Martinenghi, 22enne di Varese, ha vinto invece il bronzo nei 100 rana, la prima medaglia ottenuta dall’Italia nella disciplina dall’oro di Domenico Fioravanti ai Giochi Olimpici di Sydney nel 2000.

Nel basket lo sloveno Luka Doncic ha fatto 48 punti nella vittoria contro l’Argentina, nella fase a gironi (è finita 118 a 100). Quella di Doncic – che ha 21 anni e da tre stagioni fa cose pazzesche in NBA con i Dallas Mavericks – è la seconda prestazione con più punti nella storia delle Olimpiadi, dietro ai 55 punti del brasiliano Oscar Schmidt a Seul 1988.

Diana Bacosi ha vinto la medaglia d’argento nello skeet, una specialità del tiro a volo, la stessa in cui aveva già vinto l’oro a Rio de Janeiro nel 2016 e ai Mondiali nel 2016. Bacosi è stata battuta dall’americana Amber English, che ha colpito un piattello in più (56 contro 55, su 60 totali). Bacosi, che ha 38 anni, è arrivata davanti alla cinese Wei Meng, che nelle qualificazioni aveva colpito 124 piattelli su 125, stabilendo un nuovo record del mondo.

Nello skeet maschile, invece, l’italiano Tammaro Cassandro è arrivato sesto. La medaglia di bronzo è stata vinta da Abdullah Al-Rashidi, atleta del Kuwait alla sua settima Olimpiade: ha 58 anni. È stato pluricampione del mondo negli anni Novanta. Non è comunque il più anziano atleta olimpico a vincere una medaglia: nel 1920 ad Anversa lo svedese Oscar Swahn vinse un argento nella pistola, quando aveva 72 anni.

Un secondo judoka di fede musulmana, il sudanese Mohamed Abdalrasool, si è ritirato dalle Olimpiadi per non dover affrontare un atleta israeliano, Tohar Butbul, nella categoria 73 kg. Nei giorni scorsi aveva fatto lo stesso l’algerino Fethi Nourine. Non è raro che atleti musulmani boicottino gli incontri contro quelli israeliani, per solidarietà con la causa palestinese. In passato la Federazione iraniana di judo era stata sospesa da quella internazionale, per aver costretto i suoi atleti a perdere volontariamente dei combattimenti e a ritirarsi da altri per evitare di dover affrontare judoka israeliani.

La Russia (o meglio, gli atleti del Comitato olimpico russo) ha vinto l’oro nella gara a squadre della ginnastica artistica, battendo in finale il Giappone (secondo) e la Cina (terza). Il distacco sul Giappone, campione a Rio nel 2016 e favorito per le Olimpiadi in casa, è stato pochissimo: 262,500 punti contro 262,397.

I ginnasti russi David Belyavskiy, Artur Dalaloyan, Nikita Nagornyy e Denis Abliazin dopo aver vinto l’oro. (Jamie Squire/Getty Images)

Tra gli altri atleti italiani in gara oggi, i tennisti Lorenzo Musetti e Lorenzo Sonego hanno perso negli ottavi di finale del torneo di doppio contro i croati Nikola Mektic e Mate Pavic, i grandi favoriti a queste Olimpiadi. È stata una partita lunga e molto combattuta, in cui i croati hanno vinto il primo set (7-5) e poi Musetti e Sonego il secondo (7-6). Nel super-tiebreak, il tempo supplementare, i croati hanno vinto 10 a 7. Sonego peraltro aveva giocato poche ore prima nel torneo individuale, perdendo in tre set contro il georgiano Nikoloz Basilashvili. Sono uscite dal doppio femminile anche Sara Errani e Jasmine Paolini, che hanno perso contro le sorelle ucraine Nadežda e Ljudmyla Kichenok. Fabio Fognini e Camila Giorgi sono invece agli ottavi.

L’Italia della pallavolo maschile ha perso per 3 a 0 contro la Polonia, nella sua prima sconfitta della fase a gironi: la nazionale italiana aveva vinto la prima partita per 3 a 2 contro il Canada, in rimonta.

Fabio Basile, campione di judo a Rio de Janeiro nel 2016, è stato eliminato al primo turno dal coreano Changrim An, nella categoria 73 kg. La pugile Irma Testa ha invece battuto l’irlandese Michaela Walsh accedendo ai quarti di finale nel torneo della categoria 57 kg. Sono in una finale anche i nuotatori Thomas Ceccon, Martina Carraro e Simona Quadarella, rispettivamente nei 100 dorso, nei 100 rana e nei 1500 stile libero. Federica Pellegrini si è qualificata invece per la semifinale dei 200 metri stile libero, facendo però solo il quinto tempo nella sua batteria e rischiando di essere eliminata.

Rank Nazione