Un judoka algerino si è ritirato dalle Olimpiadi per non rischiare di affrontare un atleta israeliano

Tohar Butbul (in blu) (EPA/ANTONIO BAT)
Tohar Butbul (in blu) (EPA/ANTONIO BAT)

Giovedì il judoka algerino Fethi Nourine si è ritirato dalle Olimpiadi di Tokyo perché, a seguito di un sorteggio, avrebbe dovuto affrontare il judoka israeliano Tohar Butbul nel secondo turno della categoria 73 kg (alla quale partecipano gli atleti che pesano meno di 73 chili). Nourine non aveva ancora combattuto al primo turno, e avrebbe dovuto vincere contro il suo primo avversario (il sudanese Mohamed Abdalrasool) per poter arrivare al secondo, eventualmente contro Butbul, ma ha preferito ritirarsi in ogni caso. «Siamo stati sfortunati con il sorteggio. Abbiamo avuto un avversario israeliano ed è per questo che ci siamo dovuti ritirare. Abbiamo fatto la scelta giusta», ha detto l’allenatore di Nourine ai giornali algerini.

Nelle competizioni sportive internazionali non è infrequente che atleti di paesi musulmani si rifiutino di gareggiare con atleti israeliani, a causa del coinvolgimento di Israele nel conflitto israelo-palestinese. Alle Olimpiadi del 2016 il judoka egiziano Islam El Shababi si rifiutò di stringere la mano all’israeliano Or Sasson dopo un combattimento. È anche la seconda volta che Nourine si ritira per non incontrare Butbul: lo aveva fatto nel 2019 ai Campionati del mondo di judo.

Il boicottaggio contro gli atleti israeliani ha provocato tra le altre cose una sospensione di quattro anni della Federazione iraniana di judo, dopo che uno dei suoi atleti aveva detto di essere stato costretto dalla Federazione a perdere volontariamente dei combattimenti e a ritirarsi da altri per evitare di dover affrontare judoka israeliani.

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