Il PNRR è stato approvato dalla Commissione Europea

Ursula von der Leyen ha consegnato a Mario Draghi le conclusioni della Commissione europea sull'enorme piano di investimenti italiano

Mario Draghi e Ursula von der Leyen (ANSA/ETTORE FERRARI/POOL)
Mario Draghi e Ursula von der Leyen (ANSA/ETTORE FERRARI/POOL)

La presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha annunciato che la Commissione ha approvato il Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), il documento con cui l’Italia ha spiegato come intende spendere i finanziamenti europei del cosiddetto Recovery Fund, il principale strumento comunitario per stimolare la ripresa economica dopo la pandemia da coronavirus. L’annuncio, ormai dato per scontato da diverse settimane, è stato dato a Roma da von der Leyen in una conferenza stampa congiunta col presidente del Consiglio Mario Draghi.

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Dopo una preparazione piuttosto travagliata negli ultimi mesi del governo di Giuseppe Conte, il PNRR aveva subìto modifiche e integrazioni durante il governo Draghi. La proposta presentata alla Commissione prevede finanziamenti per oltre 220 miliardi di euro, con numerosi capitoli di spesa dedicati al rafforzamento delle reti dei trasporti e di quelle digitali, al recupero dei borghi di interesse storico e culturale, al potenziamento dell’offerta per gli asili nido, l’istruzione e il sistema sanitario.

Il piano doveva soddisfare 11 criteri identificati dalla Commissione e che comprendono le raccomandazioni di spesa fornite a ogni paese, come la tutela dell’ambiente, favorire la transizione digitale, precise giustificazioni dei costi e la presenza di interventi strutturali e duraturi nel tempo. Per ogni criterio, la Commissione può dare una valutazione A, cioè il voto più alto, oppure B o C: al momento non è ancora chiaro come sia stato giudicato il piano dell’Italia.

L’Italia dovrebbe comunque avere ricevuto la valutazione massima in buona parte degli 11 criteri, come del resto avvenuto finora con quasi tutti gli stati membri che hanno ricevuto l’approvazione da parte della Commissione come Portogallo, Grecia, Austria e Spagna. Affinché il PNRR sia approvato in via definitiva è previsto un ultimo passaggio formale al Consiglio dell’Unione Europea, che si terrà nel giro delle prossime quattro settimane.

Una prima parte dei finanziamenti è pari al 13 per cento del totale richiesto e non avrà particolari vincoli o limitazioni legati ai singoli progetti: l’Italia dovrebbe quindi ricevere circa 25 miliardi di euro, a cominciare da luglio-agosto. In più occasioni Draghi ha spiegato che il PNRR è la più grande opportunità in termini di sviluppo e di ammodernamento del nostro paese da decenni, ma restano ancora dubbi su alcune scelte di spesa e sulla realizzazione in tempi adeguati dei progetti presentati.